Sequestro 100% quote dell’Hellas Verona – La notizia è di quelle che rischiano di creare un vero e proprio caos, con ripercussioni che potrebbero avere conseguenze gravissime. Protagonista, suo malgrado, è l’Hellas Verona e il suo presidente Maurizio Setti. In giornata, infatti, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo riguardante la partecipazione azionaria della società Star Ball Srl, pari al 100%, nell’Hellas Verona.
Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza emergono:
“episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative dell’Hellas Verona dalla società fallita alla Star Ball Srl, anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore”.
L’imprenditore citato nel provvedimento è Maurizio Setti, presidente del Verona (club già coinvolto recentemente in altre inchieste giudiziarie), che risulta indagato per bancarotta. Un vero e proprio ciclone potrebbe dunque abbattersi sul club gialloblù, attualmente penultimo in classifica a quota 11 punti (-2 dall’Udinese quartultima): la società però, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito web, ha preso posizione ufficialmente in merito alla vicenda.
La posizione dell’Hellas Verona sul sequestro quote
L’Hellas Verona, con una lunga nota pubblicata sui propri canali social ufficiali, ha tenuto a precisare che il sequestro preventivo delle quote non riguarda il patrimonio del club. La proprietà inoltre si dice tranquilla e pronta a impugnare il sequestro preventivo. Questo quanto si legge nel comunicato:
“Si ritiene opportuno fare chiarezza. La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. (“HV”), che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi. Sono state sequestrate le partecipazioni sociali in HV di proprietà di Star Ball s.r.l., società (di Maurizio Setti) che le aveva acquistate da HV7 s.p.a., che a sua volta le aveva acquisite da H23 s.p.a. Nel 2020, le società HV7 e H23 (riconducibili a Maurizio Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del Gruppo Volpi, che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna”.
Nel comunicato dell’Hellas Verona vengono riportate alcune tappe della vicenda e inoltre il presidente Setti si dice tranquillo e pronto a dimostrare la propria correttezza. Questa la parte conclusiva del comunicato:
“La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata dalla Corte di cassazione con la decisione n. 29773/2023 del 26.10.2023. La Cassazione ha confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, rilevando che il Gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7. HV7 – da cui Star Ball s.r.l. acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di cassazione. La Procura di Bologna – allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball s.r.l. delle partecipazioni sociali in HV – ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del Gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva. L’ha fatto solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23 s.p.a.
Già in passato, il Gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal GIP su istanza della stessa Procura. Maurizio Setti e Star Ball s.r.l. sono sereni e tranquilli, perché sono convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro. Hanno, quindi, dato mandato ai loro legali di agire immediatamente per impugnare il sequestro preventivo”, conclude la nota.