Il Comitato esecutivo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha commentato la Legge bavaglio, sollevando serie preoccupazioni riguardo il divieto di pubblicare anche solo degli estratti delle ordinanze di custodia cautelare. Secondo il Comitato, una restrizione di questa natura non è collegata all’innocenza, ma rappresenta piuttosto una forte limitazione del diritto di cronaca.
Legge bavaglio, Ordine dei giornalisti: è importante il diritto di cronaca
La nota rilasciata dal Comitato evidenzia che il divieto, recentemente approvato dalla camera, priva i cittadini della possibilità di conoscere le motivazioni che hanno portato agli arresti. Questo potrebbe impedire di comprendere le motivazioni che hanno spinto magistrati e forze dell’ordine a prendere provvedimenti che limitano la libertà del singolo individuo. La trasparenza nei confronti dei cittadini è quindi fondamentale per garantire un adeguato controllo su come agisce la magistratura, lo illustra così la nota:
“Il divieto pubblicare anche solo stralci delle ordinanze di custodia cautelare non ha nulla a che vedere con l’innocenza, ma costituisce una pesante limitazione del diritto di cronaca. Ai cittadini viene impedito di conoscere le motivazioni che hanno determinato gli arresti e quindi di sapere quali sono i motivi che hanno indotto magistrati e forze dell’ordine ad assumere provvedimenti che limitano la libertà individuale. I cittadini devono sapere perché vengano presi provvedimenti così pesanti per poter esercitare un controllo sull’operato della magistratura.”
La nota quindi mette in risalto che la conoscenza dettagliata degli atti giudiziari si rivela cruciale per la comprensione complessiva dei cittadini rispetto a decisioni così importanti.
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