È una bambina inglese, ha 8 anni e ha già riscritto la storia degli scacchi: scopriamo meglio chi è Bodhana Sivanandan, la giovanissima britannica di origini indiane che ha trionfato agli Europei a Zagabria, imponendosi a livello internazionale con grandi maestri e giocatori esperti.

Chi Bodhana Sivanandan, la nuova “regina degli scacchi”

Bodhana Sivanandan, 8 anni, è già stata soprannominata dalla stampa internazionale “regina degli scacchi”. O meglio “reginetta”, considerata la sua età. E questo perché è stata proprio lei a trionfare in un prestigioso torneo europeo a Zagabria, in Croazia, sia nella categoria femminile che in quella juniores.

La bambina britannica ha lasciato tutti quanti a bocca aperta, vincendo e dando del filo da torcere a personaggi nel mondo degli scacchi rinomati e conosciuti a livello mondiale. Ha così segnato un primo record in quello che sarà il suo lungo curriculum. È stata la più giovane di tutti i tempi a guadagnare il titolo di vincitrice in queste sfide a livello europeo.

La sua storia ricorda un po’ quella dell’ungherese Judit Polgar nel 1986. A quell’epoca la futura campionessa mondiale aveva solamente 9 anni quando esordì a New York facendosi notare per la sua bravura, per la sua forza e la sua determinazione.

Poco dopo era diventata la numero uno al mondo, battendo i più grandi campioni degli scacchi. È passata alla storia anche per essersi categoricamente rifiutata di partecipare a tornei esclusivamente femminili. Oggi Judit Polgar è considerata da molte persone la giocatrice più forte di tutti i tempi. Insomma, Bodhana Sivanandan a tanti ricorda proprio lei.

Bodhana ha compiuto un’impresa davvero notevole. È una ragazzina inglese di origini indiane che ha soli 8 anni. Lei frequenta la scuola elementare. Nello specifico si trova al terzo anno di un celebre istituto londinese.

I record e le vittorie

Già lo scorso anno si era fatta notare perché era stata la co-vincitrice di un torneo nazionale britannico femminile. Vanta già dei numeri importantissimi. Oltre ad essere la più giovane vincitrice del torneo croato, indetto a livello europeo, ha già nelle sue mani 33 vittorie consecutive nel campionato del mondo per bambine sotto gli 8 anni. Quest’ultimo lo ha stabilito qualche mese fa.

Ad allenare la ragazzina è Jon Speelman, esperto del settore, nonché ex semifinalista ai Mondiali di scacchi. Invece a finanziarla e sostenerla anche economicamente sono i membri del John Robinson Youth Chess Trust. Il club scacchistico paga le spese per i suoi viaggi per partecipare ai tornei fuori casa.

La bambina ha avuto l’opportunità di conoscere addirittura il primo ministro inglese Rishi Sunak. Ad agosto scorso è stata ricevuta a Downing Street, che l’ha accolta con molto entusiasmo. In quella occasione era stato annunciato un finanziamento di mezzo milione di sterline per lo studio degli scacchi a scuola.

Il gender gap negli scacchi

Ciò che ci sorprende di questa vicenda non è solo l’età della giovane campionessa europea, ma anche il fatto che si tratti di una femmina. Il mondo degli scacchi infatti è ancora caratterizzato da una grande prevalenza maschile. In passato addirittura uomini si sono esposti pubblicamente dichiarando che si tratta di una disciplina adatta solamente a loro in quanto “non è nella natura delle donne”.

Ma questo non è vero. Si tratta dell’ennesima discriminazione di genere. Lo dimostra il fatto che, proprio negli ultimi anni, è aumentata la presenza di persone di sesso femminile all’interno di questo gioco.

Sul tema ci sono ancora diversi pregiudizi e taboo che vanno abbattuti. Il delicato argomento è stato anche affrontato nella serie Netflix di successo dal titolo “La regina degli scacchi”, con protagonista la giovane Beth Harmon, interpretata dall’attrice Anya Taylor Joy. La serie (che ha ricevuto pesanti accuse) è stata tratta dal romanzo dello scrittore Walter Trevis e non è una storia vera.