Sapevi che i meme divertenti, con la loro capacità di suscitare ilarità e allegria, giocano un ruolo positivo nel promuovere il benessere psicologico?
Le risate rilasciano endorfine, gli ormoni della felicità, riducendo lo stress e migliorando l’umore complessivo. I meme sono diventati una forma contemporanea di umorismo condiviso, fornendo una pausa divertente nella frenesia quotidiana. Scendiamo nei dettagli, vediamo i vantaggi e a cosa prestare attenzione.
I meme divertenti fanno bene alla salute, come?
Adoro i meme e se sei un millennial probabilmente li ami anche tu. I meme sono divertenti e possono tirarti su l’umore in un istante.
I meme possono aiutarci a migliorare il nostro benessere mentale? Posso aiutarci ad affrontare le malattie mentali come la depressione? I ricercatori hanno scoperto che possono effettivamente essere utili per le persone che soffrono di depressione e aumentare la consapevolezza sulla salute mentale.
Il termine “meme”, derivato dalla parola greca “mimema”, è stato coniato dal biologo Richard Dawkins nel suo libro The Selfish Gene (1976). Indica un’informazione culturale che si diffonde attraverso l’imitazione.
Un meme può riguardare qualsiasi cosa, da argomenti di tendenza, politica, relazioni e salute mentale. La persona che ama ridere, di solito usa i meme per esprimere il proprio pensiero, le proprie esperienze e sentimenti.
I meme contro la depressione
Sapevi che se cerchi “meme sulla depressione” su Google, troverai oltre 350.000.000 di risultati?
I ricercatori hanno scoperto che i meme sulla depressione possono effettivamente essere utili per le persone che soffrono di questa malattia.
Visualizzare meme sulla loro malattia mentale non solo può farli ridere, ma anche aiutarli ad esprimere i loro sentimenti difficili e i pensieri intrusivi che li tormentano.
Lo studio suggerisce che la persona depressa può utilizzare questi meme come un meccanismo efficace per affrontare la situazione.
I meme divertenti diffondono la percezione della relazione con l’altro, dell’umorismo, della condivisibilità e del miglioramento dell’umore, e il potenziale miglioramento nella depressione è straordinario.
Dando una svolta umoristica a un’esperienza così complessa e negativa, i meme possono aiutare le persone a gestire meglio i propri sintomi. Ecco in che modo:
- Migliore espressione dei sentimenti;
- Strategia di regolazione delle emozioni;
- Supporto tra pari attraverso il contatto con altra persona con sintomi simili.
Meme e meccanismo di coping per persone che soffrono d’ansia
Gli studi hanno persino scoperto che i meme divertenti possono anche fungere da meccanismo di coping per le persone che soffrono di gravi sintomi di ansia e attacchi di panico.
L’obbiettivo che si raggiunge è un umore migliore, una regolazione migliore delle emozioni e una riduzione significativa delle emozioni negative, sulla base del fatto che l’umorismo gioca da sempre una parte cruciale sulla salute fisica e mentale.
Umorismo e risate sono una forma di terapia facile da usare, economica e naturale che può essere utilizzata in vari contesti.
Meme: a cosa prestare attenzione
Secondo uno studio della Pennsylvania State University (Penn State), i meme possono aiutarti a migliorare l’umore e le emozioni positive. Ciò può portare ad una maggiore autostima e ad una maggiore fiducia nella propria capacità di affrontare le sfide della vita.
I ricercatori hanno anche scoperto che le persone che guardano spesso i meme hanno meno stress e ansia.
Tuttavia, scorrere i social media per ore e sfogliare una serie infinita di meme può essere dannoso per la salute mentale e fisica. Quindi fai attenzione quando usi social media e meme.
Sebbene i meme presentino alcuni vantaggi indubbi, possono anche avere un impatto negativo sulla salute mentale poiché banalizzano e prendono in giro gravi malattie mentali utilizzando un linguaggio forte e a volte offensivo.
Finché i meme sono divertenti e riconoscibili, possono aiutarci a ridere di noi stessi e a prendere la vita un po’ più facilmente invece di sentirci costantemente oppressi.
Inoltre ci aiutano anche a destigmatizzare la malattia mentale e a non sentirsi soli.