Walter Sabatini è ritornato. L’ex Roma e Inter ritrova di nuovo una Salernitana ultima in classifica, con appena 8 punti conquistati in 16 giornate. Dopo l’esonero di Paulo Sousa, con Filippo Inzaghi i risultati non sono cambiati. Una situazione simile a quella che si trovò davanti due sessioni di mercato fa, in una società che per mesi era in bilico a causa dei problemi societari e a una rosa non pronta per la Serie A. Sabatini insieme a Nicola riuscirono in un clamoroso miracolo, grazie a un calciomercato invernale da assoluto protagonista, il dirigente portò a Salerno diverse stelle che si rivelarono decisive per il mantenimento della categoria.

L’arrivo di Sabatini a Salerno e l’addio: tutto in sei mesi

Il presidente Danilo Iervolino solo una settimana fa aveva accusato i giocatori di mancanza di attaccamento alla maglia e alla piazza, un sentimento che il presidente dei campani vuole infondere al suo club e chi meglio di Walter Sabatini? Il dirigente è amatissimo dai tifosi e nonostante il brusco addio il legame con Salerno è ancora forte.

Nel 2022 in pochi giorni arrivano importanti acquisti come Sepe dal Parma o Mazzocchi dal Venezia. Ma è negli ultimi giorni di mercato che l’ex Roma si scatena: il 28 arriva Simone Verdi dal Torino, il 29 arriva Fazio dalla Roma, Il 30 Ederson dal Corinthians , il 31 è il turno di Dragusin dalla Juventus, Mikeal dal Recife, Radovanovic dal Genoa, Bohinen dal Cska Mosca, Mousset dallo Sheffield United e infine Perotti dagli svincolati.

A fine febbraio Sabatini cambia il traghettatore Colantuono con Davide Nicola, esperto di salvezze miracolose come quella con il Crotone di anni prima. La situazione è disperata e i risultati non arrivano, a inizio mese di aprile la Salernitana è ultima e la zona salvezza dista nove lunghezze. Da lì a fine maggio c’è il miracolo: sette risultati utili di fila, l’esplosione di giocatori come Ederson, Verdi e Bonazzoli portano i campani alla clamorosa salvezza, grazie anche al suicidio sportivo del Cagliari che non riesce a battere il Venezia già retrocesso nell’ultima gara di campionato.

A fine stagione Sabatini si separa in maniera brusca da Iervolino. Un addio inaspettato soprattutto al termine di una stagione ai limiti del miracolo. Una rottura viziata da un cortocircuito avuto con il presidente Danilo Iervolino per una differenza di vedute riguardo al calciatore Mamadou Coulibaly.

“È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. Guardo avanti, guardo in alto. Merito certi palcoscenici, la Champions per intenderci. Ci sono alcuni segnali, e so che succederà qualcosa”.

La risposta di Iervolino non si è fatta attendere:

“Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione, abbiamo litigato. Se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo e che vista la mia posizione in merito riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail”.

Il ritorno di Sabatini

Dopo quell’addio burrascoso ora il grande ritorno, tutto quasi come due anni fa, perchè a Sabatini le scommesse piacciono e vuole essere di nuovo protagonista nella sessione di mercato invernale. Da Mazzocchi a Ederson sono diversi i calciatori he hanno svoltato la propria carriera passati a Salerno grazie all’esperto dirigente e ora vuole scovare altri talenti:

“Ho ricevuto tanto amore e tanta stima. L’emozione più grande l’ho provata in quei sei mesi. Una città educata, generosa che amo profondamente”.

Parole sincere e genuine di un uomo che ha dato tutto sé stesso per compiere un’impresa conquistata sul campo e dagli spalti. Proprio per questa spinta e l’amore per una città Sabatini ci vuole riprovare.