Se nel corso degli ultimi mesi l’attenzione dell’opinione pubblica si è nuovamente concentrata su Bitcoin, c’è anche un altro progetto crypto che promette scintille nel corso del prossimo anno. Stiamo parlando di Ethereum, il grande rivale dell’icona attribuita a Satoshi Nakamoto, che è nel pieno di una serie di mutamenti estremamente importanti.
Se il Merge ha traghettato la blockchain di Vitalik Buterin verso il meccanismo di consenso Proof-of-Stake, per l’inizio del 2024 è atteso un nuovo aggiornamento considerato fondamentale da molti esperti. Stiamo parlando di Cancun/Deneb (Dencun), per effetto del quale sono attesi ulteriori miglioramenti in termini di scalabilità del sistema.
Un evento destinato naturalmente a riflettersi con forza sulla quotazione di ETH, che secondo alcuni potrebbe letteralmente schizzare alle stelle. Si tratta di previsioni realistiche? Proviamo a caprilo.
Ethereum: la previsione di JPMorgan
Ethereum avrà una performance migliore di Bitcoin nel corso del 2024. A lanciare questa mirabolante previsione non è il solito istrione alla ricerca di notorietà, ma Nikolaos Panigirtzoglou, analista di uno dei più grandi istituti bancari a livello globale, ovvero JPMorgan.
Secondo lui, a porre le basi per una grande crescita di Ethereum sarebbe Proto-Danksharding, uno dei corollari dell’aggiornamento Cancun/Deneb. Grazie alla sua implementazione, infatti, la blockchain si potrebbe avvalere dello sharding, ovvero la tecnica che consente l’elaborazione in parallelo delle transazioni.
Lo sharding utilizza grandi porzioni di dati note come blob al fine di migliorare il throughput delle transazioni. Un approccio di questo genere è in grado di rivelarsi fondamentale per i protocolli incentrati sul rollup layer 2, in quanto garantisce spazio dati aggiuntivo per i blob. In tal modo è possibile non solo evitare o attenuare lo stato di congestione della blockchain, ma anche ridurre i costi di transazione.
Grazie a questo ulteriore aggiornamento, quindi, Ethereum dovrebbe assumere un ruolo sempre più centrale in ambito DeFi. E, soprattutto, respingere gli assalti sempre più decisi dei cosiddetti Ethereum Killer, un novero di progetti che si propongono essenzialmente di prenderne il posto, a partire da Solana.
Ethereum: il 2024 si prospetta come un grande anno
Nikolaos Panigirtzoglou non è naturalmente il solo analista di spicco a credere in una grande crescita di Ethereum nel corso del prossimo anno. Anche Michaël van de Poppe ha espresso lo stesso convincimento in un recente post su X. Originato dal prevedibile effetto di trascinamento che il quarto halving di Bitcoin sembra destinato a produrre sull’intero settore.
Un effetto che dovrebbe spazzare via definitivamente il crypto winter dell’ultimo biennio e spingere molti investitori a tornare sul mercato. A giovarsene saranno naturalmente i progetti più noti, quindi anche ETH, che farà molto parlare di sé con l’aggiornamento in calendario.
L’unica domanda che sembra lecito porsi, a questo punto, è la seguente: Ethereum potrebbe realmente insidiare la supremazia di Bitcoin, nel corso del prossimi anno? Quella che sembrava un’eresia agli occhi degli evangelisti di BTC sembra in effetti prendere un aspetto sempre più concreto.
Una parte fondamentale del Web3
Al di là delle previsioni degli analisti, ci sono alcuni dati di fatto che andrebbero tenuti presenti se si intende fare previsioni fondate su Ethereum. Il primo dei quali è rappresentato proprio dal fatto di essere la base per la finanza decentralizzata.
Il suo ecosistema, infatti, è popolato da un gran numero di applicazioni decentralizzate. Una conseguenza della funzione rivestita dagli smart contract in questo ambito. Una presenza che si rafforza continuamente, in quanto chi intende lanciare progetti nella finanza decentralizzata difficilmente può ignorare Ethereum.
A differenza di Bitcoin, quindi, non siamo in presenza di un semplice sistema di pagamento, ma di una parte fondamentale del Web3. Ovvero di quella che è considerata la nuova frontiera di Internet, in cui la finanza decentralizzata potrà esaltare le proprie caratteristiche e proporsi ancora di più come alternativa a quella tradizionale.
Proprio per questo motivo la curiosità per il 2024 non è tanto sull’ipotesi che la quotazione di ETH possa crescere, quanto sul ritmo che assumerà tale crescita.