Martedì 19 dicembre, il Parlamento francese ha approvato una legge più restrittiva sull’immigrazione. L’adozione del testo è una vittoria per Macron e la destra che l’ha appoggiato ma il voto ha provocato una grande divisione all’interno della maggioranza.

Approvata la legge sull’immigrazione in Francia: crisi aperta nella maggioranza centrista

La controversa legge sull’immigrazione è stata votata prima al Senato ed è stata approvata con 214 voti favorevoli e 114 contrari. In serata il Parlamento francese ha approvato in via definitiva la legge con 349 voti a favore e 186 contrari. La vittoria della maggioranza, con il sostegno della destra francese, mette in luce l’ondata di destra nella politica d’Europa.

La legge voluta da Macron è stata accordata dopo una serie di dibattiti. Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha sostenuto che il disegno di legge doveva essere votato per la “protezione dei francesi”. Insieme alla destra anche il partito di estrema destra, Rassemblement Nationale, ha votato a favore del testo. Secondo Darmanin la legge poteva essere approvata anche senza il voto dell’estrema destra. Marine Le Pen ha annunciato che l’adozione della legge “rappresenta una vittoria ideologica indiscutibile per la RN”.

La sinistra ha votato contro alla nuova legge. Jean-Luc Melenchon ha definito l’approvazione come una “vittoria disgustosa” grazie ai voti di estrema destra e ha aggiunto che così “è stata stabilita una nuova maggioranza politica”.

Il ministro della Sanità, Auralien Rousseau, che si era opposto al disegno di legge, ha annuncato le sue dimissioni dopo il voto.

In cosa consiste la legge?

Il sistema di welfare francese prevedeva un sostegno generoso anche ai residenti stranieri. Secondo le nuove norme il sostegno all’affitto e gli assegni familiari per i residenti stranieri è determinato dalle condizioni di lavoro. Gli stranieri lavoratori potranno beneficiare del sostegno all’affitto 3 mesi dopo il loro arrivo in Francia, mentre gli stranieri che non lavorano potranno accedere a questa misura dopo 5 anni.

Allo stesso modo, gli stranieri che hanno un lavoro potranno accedere agli assegni familiari dopo 30 mesi di presenza sul territorio nazionale, mentre coloro che non hanno un lavoro potranno accedere a questa misura dopo 5 anni.

Anche le norme sulla cittadinanza cambieranno. I figli delle famiglie straniere nati in Francia dovranno richiedere la cittadinanza francese tra i 16 ei 18 anni e non dovranno aver commesso alcun reato prima. I cittadini con doppia cittadinanza che commettono crimini contro le forze dell’ordine perderanno la loro cittadinanza francese.

Il disegno di legge, inoltre, prevede il ripristino del reato di soggiorno irregolare e renderà più difficile il ricongiungimento familiare.