Novità sulla riforma del Patto di Stabilità, visto che le posizioni dei ventisette membri dell’UE sembrano sempre più in armonia. L’intesa sembra dunque ad un passo, come confermato dalle dichiarazioni del ministro delle finanze tedesco Christian Linder.
L’accordo sul Patto di Stabilità potrebbe arrivare già mercoledì 20 dicembre
Lo stallo sulla riforma del Patto di Stabilità sembra destinato a concludersi presto, come dimostrato dalle parole del ministro delle finanze tedesco Christian Linder. Il titolare del dicastero economico è intervenuto oggi 19 dicembre 2023 in una conferenza stampa congiunta insieme al proprio omologo francese Bruno Le Maire. E l’accordo, come riferito da fonti UE, potrebbe arrivare davvero a breve, magari già nella giornata di mercoledì 20 dicembre.
Linder: “Abbiamo lavorato duro per allineare le nostre posizioni”
Lo stesso Linder ha tirato in causa anche l’Italia, dato che ha affermato di aver sentito il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in un colloquio.
“Abbiamo avuto un colloquio con il nostro collega italiano Giorgetti. Sono fiducioso che, nella riunione straordinaria dell’Ecofin di mercoledì, si possa raggiungere un accordo politico. La Germania non accetterà regole che non siano rigide, cioè credibili, sufficienti ed efficienti per il rientro del debito. Non è un segreto che le posizioni dei ventisette Stati membri, comprese quelle di Germania e Francia, all’inizio fossero molto distanti. Ma abbiamo lavorato duro allineato le nostre posizioni. Il nostro obiettivo oggi è raggiungere un accordo al 100% tra le proposte tedesca e francese per convincere gli altri”.
Le Maire: “Le posizioni di Italia e Francia si sono allineate”
A fare da eco a Linder è anche il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, che ha confermato come l’intesa sia possibile grazie a questo nuovo avvicinamento. Il fatto che Berlino, Parigi e Roma abbiano trovato un punto in comune non può che favorire il compromesso definitivo. E anche il transalpino, come Linder, ha elogiato il lavoro di Giorgetti.
“Abbiamo lavorato molto con l’omologo italiano Giancarlo Giorgetti. Le posizioni di Italia e Francia si sono allineate. Penso che questa sia una buona notizia”.