Assegno di inclusione requisiti: con la pubblicazione della circolare n. 105 del 16 dicembre 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le prime istruzioni per quanto riguarda quelle che sono le modalità di accesso relative alla misura dell’Assegno di inclusione.
La suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, dalla Direzione Centrale Bilanci, Contabilità e Servizi Fiscali, e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023.
Tale decreto, nello specifico, è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”.
Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda l’Assegno di inclusione ed, in particolare, a chi spetta e quali sono i requisiti che sono necessari al fine di ottenere la misura in oggetto.
Assegno di inclusione: a chi spetta? I soggetti destinatari della misura
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato disposto dall’art. 2 del decreto in oggetto, l’Assegno di inclusione viene erogato dietro presentazione di un’apposita domanda da parte di uno dei componenti del nucleo familiare, esclusivamente nel caso in cui quest’ultimo abbia al suo interno almeno un componente che si trova in una delle seguenti situazioni:
- un componente con disabilità di cui al regolamento contenuto all’interno del decreto n. 159 del 5 dicembre 2013, che è stato adottato da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri;
- un componente con un’età anagrafica pari o inferiore a 18 anni (maggiore età);
- un componente con un’età anagrafica pari o superiore a 60 anni;
- un componente che si trova in una condizione di svantaggio e che è stato, dunque, inserito all’interno di un apposito programma, certificato da parte della pubblica amministrazione, di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali.
Per ogni altra informazione in merito all’identificazione delle categorie di soggetti che possono essere considerati come rientranti in una condizione di svantaggio, l’INPS rimanda alle disposizioni che sono state pubblicate all’interno del decreto ministeriale n. 154 del 2023.
Assegno di inclusione: i requisiti per l’accesso alla misura
In base a quanto viene disposto dall’art. 2, comma 2, lett. a), del decreto legge n. 48 del 2023, ecco qui di seguito quali sono i requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza che devono essere posseduti ai fini dell’accesso alla misura dell’Assegno di inclusione:
- la cittadinanza italiana, la cittadinanza di un altro degli Stati membri dell’Unione Europea (UE) oppure la cittadinanza di un Paese terzo, a patto che i candidati si trovino in una delle seguenti condizioni:
- siano familiari di cittadini italiani o europei e siano in possesso del diritto di soggiorno oppure del diritto di soggiorno permanente;
- siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- siano in possesso dello status di rifugiato oppure dello status di protezione sussidiaria;
- la residenza in Italia da almeno 5 anni, dei quali gli ultimi 2 anni in maniera continuativa.
In base a quanto viene disposto dall’art. 2, comma 2, lett. b), del decreto legge n. 48 del 2023, ecco, invece, quali sono i requisiti economici, reddituali e patrimoniali, che i richiedenti devono necessariamente possedere:
- ISEE pari o inferiore a 9.360 euro;
- reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione;
- patrimonio immobiliare pari o inferiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare pari o inferiore a:
- 6.000 euro per quanto riguarda i nuclei familiari che sono formati da un componente;
- 8.000 euro per quanto riguarda i nuclei familiari che sono formati da due componenti;
- 10.000 euro per quanto riguarda i nuclei familiari che sono formati da almeno tre componenti.
Altri requisiti:
- non essere sottoposti a misure cautelari e non aver riportato condanne definitive;
- non aver perso il proprio posto di lavoro a causa di dimissioni volontarie;
- adempimento all’obbligo scolastico o iscrizione a percorsi di istruzione per adulti di primo livello.
Per conoscere gli importi dell’Assegno di inclusione si rimanda ad un recente articolo di approfondimento, pubblicato sempre qui su Tag24.