Soddisfazione da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha sottolineato l’importanza dei riconoscimenti forniti all’Italia da USA e Gran Bretagna. Un premio al lavoro svolto in campo internazionale dal governo di Roma.
Tajani chiude la Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici alla Farnesina
Si è svolta fra lunedì 18 e martedì 19 dicembre la XVI Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo, alle presenza degli Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Fra gli ospiti illustri dell’evento figurava anche David Cameron, omologo britannico del titolare della Farnesina. In videomessaggio però è intervenuto pure Anthony Blinken, Segretario di Stato americano. E proprio da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna sono giunti ottimi segnali circa il lavoro svolto dall’Italia a livello internazionale.
Tajani: “USA e Gran Bretagna riconoscono il lavoro dell’Italia”
Lo stesso Tajani, come riporta il quotidiano Il Tempo, si è espresso così sugli apprezzamenti di Washington e Londra:
“Il riconoscimento dato all’Italia da Blinken e Cameron credo debba essere considerata una medaglia per il ruolo che svolgiamo nel mondo. Se il Segretario di Stato USA e il ministro degli Esteri del Regno Unito hanno una tale considerazione vuol dire che è profonda e sentita. Le loro parole sono il segno del prestigio del nostro Paese, possiamo tornare nelle nostre case soddisfatti”.
Tajani apprezza l’apertura di Israele alle interruzioni delle attività militari
In seguito Tajani si è concentrato anche sulle dichiarazioni fornite dal presidente israeliano Isaac Herzog. Il capo del governo di Tel Aviv ha infatti dato la disponibilità di Israele a fornire una nuova pausa dalle ostilità. Un momento determinante per fornire nuovi aiuti umanitari e rendere possibile il rilascio di ostaggi:
“Abbiamo accolto molto positivamente le parole del presidente Herzog che annuncia la disponibilità di Israele a un’interruzione delle attività militari. Tutto ciò per favorire una soluzione sia per quanto riguarda gli ostaggi sia per gli aiuti umanitari. È un messaggio molto positivo che arriva da Israele così come avevamo tutti quanti auspicato”