Cos’è la truffa ai clienti Booking.

Centinaia di clienti sarebbero stati vittima di un raggiro attraverso il noto portale di prenotazione di soggiorni Booking.

L’allarme è stato lanciato dal Codacons di Bergamo che ha segnalato come diversi utenti siano stati derubati nel prenotare una vacanza.

Come funziona questa truffa e quali sono i consigli per non cadere in trappola?

Cos’è la truffa ai clienti Booking: come funziona

L’associazione consumatori ha segnalato numerosi tentativi di truffa legati alle prenotazioni in strutture alberghiere attraverso il portale Booking.com.

Alcuni di questi clienti si sono visti addebitare illecitamente somme non destinate realmente al soggiorno.Il modus operandi del raggiro sarebbe sempre lo stesso.

Per questo motivo il Codacons ha deciso di racchiudere tutte le segnalazioni in unica pratica da portare all’attenzione delle autorità.

La piattaforma online Booking.com è completamente estranea alla vicenda. I clienti infatti avrebbero subito il raggiro attraverso la ormai diffusa tecnica di phishing.

In pratica gli utenti truffati avevano scelto l’hotel in cui pernottare attraverso il portale e avevano correttamente completato la prenotazione e il pagamento attraverso addebito sul proprio conto corrente.

A questo punto entravano in gioco i truffatori. Al cliente veniva infatti inviata una email con la comunicazione che il pagamento non fosse andato a buon fine.

Il messaggio informatico recava il nome della struttura alberghiera in cui si era prenotato e pertanto gli utenti non hanno dubitato della sua autenticità.

All’interno della email era poi segnalato un link a cui collegarsi per inviare nuovamente il pagamento.Il cliente ignaro della truffa si trovava a versare nuovamente l’importo erogato per la prenotazione effettuata.

Il denaro veniva così spontaneamente ceduto ai truffatori. La tecnica avrebbe fruttato decine di migliaia di euro complessivamente.

Booking si è subito dichiarata estranea alla vicenda e di aver sempre agito regolarmente nell’inoltro del pagamento.

D’altro canto anche gli hotel non hanno ricevuto il secondo accredito. I truffatori si fingevano albergatori i truffatori ingannavano gli utenti facendo finta di essere i proprietari delle strutture alberghiere o b&b.

Per ottenere i dati è presumibile che gli stessi responsabili del raggiro abbiano preso di mira gli stessi hotel con l’invio di email di phishing che sarebbero appunto servite per ottenere le informazioni necessarie.

Molte strutture ricettive diffondono poi questi dati sui propri canali social o sul sito internet. Pertanto è stato abbastanza facile per i truffatori trovare quanto indispensabile per appropriarsi della loro identità.

Tuttavia anche il portale Booking.com potrebbe essere stato vittima di attacco. Chi ha lanciato il raggiro infatti conosceva l’ammontare esatto della singola prenotazione effettuata, la data di pernottamento e il nome del cliente.

Come difendersi

In primo luogo gli agenti di Polizia postale informatica raccomandano sempre di diffidare di email che possano contenere elementi di phishing.

Mai aprire collegamenti contenuti nel messaggio perché con tale azione si rischia di cedere volontariamente i propri dati sensibili e l’accesso al proprio conto corrente.

Nella fattispecie della truffa che ha preso di mira i clienti di Booking si raccomanda poi di non inoltrare denaro se non si è perfettamente a conoscenza del destinatario.

Se nel messaggio si legge che il pagamento del pernottamento non è andato a buon fine, per prima cosa si consiglia di controllare il saldo del proprio conto corrente e verificare se la somma effettivamente il prelievo è avvenuto.

Qualora non si possa accedere a questa informazione in maniera diretta, si può contattare telefonicamente il proprio istituto di credito.

Una seconda conferma che si tratta di un tentativo di truffa può avvenire semplicemente consultando la ricevuta di prenotazione riportata sul proprio account Booking o telefonando all’assistenza clienti della stessa piattaforma.

In ultimo, si possono richiedere le stesse informazioni anche alla struttura ricettiva nella quale abbiamo prenotato il soggiorno attraverso contatto telefonico diretto.