446 partite disputate, Sébastien Frey occupa la quinta posizione nella speciale classifica dei calciatori stranieri più presenti in Serie A. Davanti a lui solo Zanetti, Handanovic, Pandev e Altafini. Portiere affidabile, umile e di grande personalità, in carriera ha vestito svariate maglie, approdando nel nostro campionato dopo esser stato segnalato da Walter Zenga all’Inter. Per consentirgli di crescere e completare la sua maturazione, ancora giovanissimo, i nerazzurri lo mandano in prestito a Verona e al suo rientro diventa titolare. Poi le sue esperienze più importanti, a difesa dei pali del Parma prima e della Fiorentina poi. Per commentare il momento della squadra di Inzaghi e il prossimo impegno di Coppa Italia, Inter-Bologna, Frey è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter-Bologna, Frey a Tag24

L’Inter archivia la partita contro la Lazio, dello stadio Olimpico e si prepara per il prossimo impegno. La squadra di Inzaghi, domani, se la dovrà vedere contro il Bologna, rivelazione di questa stagione, in una gara da dentro o fuori in Coppa Italia. Non sarà semplice, perchè la formazione di Motta viaggia sulle ali dell’entusiasmo, ma nonostante questo i nerazzurri restano favoriti. Sarà l’occasione per far giocare anche chi finora ha trovato meno spazio, ma arrivati a questo punto, la Coppa nazionale resta un’obiettivo importante per tutti. Intanto ieri il club milanese ha conosciuto anche il suo prossimo avversario in Champions League. Agli ottavi di finale dovrà affrontare l’Atletico Madrid di Simeone. Per commentare il momento della squadra di Inzaghi, e il match di Coppa Italia, Inter-Bologna, Frey, ex portiere che ha indossato la maglia nerazzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

L’Inter batte anche la Lazio e vola in campionato. Squadra solida e bella, vincere lo scudetto in questa stagione è ormai d’obbligo?

“L’Inter ha battuto anche la Lazio, è sempre più solida e sta dominando il nostro campionato. Credo che la vittoria dello scudetto faccia parte degli obiettivi della squadra. Stanno dimostrando di potercela fare se riescono a dare continuità da qui a fine stagione”.

In Champions Inzaghi pesca l’Atletico Madrid. È andata peggio alla squadra di Simeone?

“In champions l’Inter ha pescato l’Atletico Madrid, una squadra molto insidiosa contro cui giocare. Avrei preferito altre squadre: il Barcellona ad esempio sarebbe potuta essere alla portata dell’Inter. L’Atletico, così come il Real Madrid e un altro paio di squadre, è una di quelle che avrei preferito evitare. Sarà comunque una bella sfida e passare il turno contro la squadra di Simeone vorrebbe dire fare un grande passo in avanti. Sulla carta penso che l’Inter possa essere favorita, ma bisogna stare attenti all’Atletico che ha ritrovato un grande Griezmann e Morata, che è un giocatore che dice sempre la sua nelle grandi partite e che può fare gol in qualsiasi momento. Sarà una partita di grande attenzione e dovrà essere gestita molto bene da parte dai nerazzurri”.

Domani la Coppa Italia con il Bologna. Partita difficilissima, ma sarà l’occasione per fare turnover? I nerazzurri sono comunque favoriti?

“Credo che in Coppa Italia, con la rosa ampia che ha, l’Inter debba mettere in campo giocatori che hanno meno minutaggio, anche perché dalla seconda parte del campionato avrà bisogno un po’ di tutti visto che giocheranno su più fronti e sarà importante avere tutti al massimo. Dall’altra parte, il Bologna non è una squadra semplice contro la quale giocare, è un po’ la rivelazione del nostro campionato, con un grande allenatore, Thiago Motta, che sta facendo un grande lavoro e sono sicuro che avrà un grande futuro come tecnico. Sarà una partita da affrontare con le pinze e da non sottovalutare altrimenti l’Inter potrebbe rischiare di andare in difficoltà”.

La sensazione è che dalla finale di Champions, l’Inter abbia acquisito autostima e sia cresciuta molto. Sei d’accordo e può ripetere il percorso anche in Europa?

“L’Inter è cresciuta perché si vede che ha un progetto e che sta dando continuità al lavoro che Inzaghi sta facendo da un paio di anni, nonostante le critiche ricevute. La società ha continuato a dargli fiducia e grazie alle sue idee e anche a un ottimo mercato, è ancora più competitiva della scorsa stagione. Rispetto alle altre grandi, soprattutto in Italia, l’Inter ha una rosa ancora più ampia. In confronto alla Juventus, al Milan, alla Roma, al Napoli, ha due squadre da poter schierare in campo e questo è un grande vantaggio soprattutto nel finale di campionato”.

Capitan Lautaro, l’acquisto di Thuram, la maturazione di Inzaghi. Chi è l’artefice principale di questo successo?

“Credo che aver dato la fascia di capitano a Lautaro sia stato un segnale importante: è un grande trascinatore, oltre che un grande attaccante, quello che, nella storia dell’Inter, ha fatto più reti in un solo anno. Ad oggi è nella storia dell’Inter e la fascia se l’è meritata. Thuram, invece, lo state un po’ tutti scoprendo. Personalmente non avevo alcun dubbio, fin da quando è arrivato sapevo che avrebbe potuto fare molto bene già da subito. Il grande vantaggio è che parla già italiano, avendo vissuto per tanti anni in Italia. Suo padre lo conosciamo tutti: sappiamo chi è stato e cosa ha rappresentato. In più, lo vedo molto complementare con Lautaro e tutti e due davanti stanno facendo molto bene. Credo che Marcus abbia ancora molti margini di miglioramento ed oggi è una delle pedine più importanti di questa Inter”.

Visto il tuo ruolo, ti aspettavi questo livello da parte di Sommer?

“Lo seguo da qualche anno e devo ammettere che non sono sorpreso. E’ un portiere di grande esperienza, che ha sempre fatto bene, sia in Germania che nella Nazionale svizzera. Arrivava da un grande Europeo e nell’ultimo che ha vinto l’Italia, è stato uno dei grandi protagonisti. Quando è arrivato all’Inter erano tutti molto scettici, perchè doveva prendere il posto di Onana. Io invece non avevo dubbi perchè è vero che aveva un’eredità pesante da cogliere, ma è altrettanto vero che il camerunense ha fatto tanto bene anche perchè aveva davanti una grande difesa. La sua stagione è stata la conseguenza di tutto. Sommer si è inserito molto bene e oggi l’Inter può contare sulla miglior difesa d’Europa. Questa è la continuazione di ciò che questo club sta programmando e facendo. La proprietà sta facendo cose importantissime. Marotta è un dirigente straordinario, il dodicesimo uomo”.