Putin aspetta Trump per negoziare la pace” a dirlo è il presidente ceco Petr Pavel che in un’intervista al quotidiano ceco Seznam Zpravy spiega che una possibile vittoria di Trump nel 2024 potrebbe portare alla fine del conflitto in Ucraina. Parlando poi della Repubblica Ceca, non troppo distante geograficamente dall’Ucraina, Pavel dice: “Siamo ancora un Paese felice”.

Il presidente ceco Pavel su Putin e sulla guerra in Ucraina

Avere di fronte Trump come interlocutore convincerebbe Putin a negoziare la pace in Ucraina. Ne è convinto il presidente ceco Petr Pavel che ne ha parlato in un’intervista rilasciata ad un quotidiano ceco dove ha detto che Putin sta attendendo il risultato delle elezioni negli Stati Uniti. L’unico vero interlocutore, per il presidente russo, sono gli Stati Uniti. Putin non prende nemmeno in considerazione l’Unione europea per un possibile negoziato di pace, secondo Pavel. Di recente Tajani ha detto che il sostegno all’Ucraina continuerà da parte dell’Ue.

L’attesa di Trump

Se Trump vincerà alle elezioni presidenziali di novembre 2024 Putin essere invogliato a negoziare con lui che preveda un efficace compromesso capace di ‘risanare’ la reputazione russa. Secondo Pavel c’è il rischio che la Russia possa mettere ulteriormente Kiev in difficoltà nel lungo periodo e che un futuro accordo possa danneggiare l’Ucraina. Qualche giorno fa Peskov ha provocato l’Ue e gli Usa sulla guerra nell’est Europa.

La guerra tra Israele e Hamas: la visione di Pavel

Non manca un intervento sull’altro conflitto: quello tra Israele e Hamas scoppiato lo scorso 7 ottobre. Secondo Pavel, Israele sembra essere in disaccordo con il “suo più grande alleato“, gli Stati Uniti, su cosa fare nella Striscia di Gaza. Sono tanti gli eventi che potrebbero condizionare la sicurezza non solo su scala globale, ma anche a livello regionale. Per Pavel c’è il rischio che aumenti l’antisemitismo e il terrorismo.

“Stiamo bene nonostante la guerra”

La Repubblica Ceca è molto vicina all’Ucraina geograficamente e la paura di un coinvolgimento in futuri conflitti riguarda tutti i cittadini cechi. Nonostante questi timori il presidente Pavel dice che il Paese vive una condizione positiva: “Non abbiamo ondate migratorie imponenti, né guerre né terremoti…e nemmeno parassiti velenosi” racconta ironicamente.