Ex calciatore di ruolo attaccante, oggi allenatore di carattere e qualità. Massimo Rastelli ha iniziato la sua carriera facendo la gavetta in Serie D, prima di essere notato e acquistato dal Catanzaro, con cui esordisce in Serie B. Poi le esperienze con Mantova e Lucchese, club in cui resta per sette stagioni. Il grande salto nella massima serie però arriva con il Piacenza, dove resta quattro anni, diventando beniamino dei tifosi e contribuendo a due salvezze e alla promozione in Serie A. Poi l’esperienza a Napoli in Serie B, maglia con cui scende in campo 32 volte, realizzando 6 reti. La soddisfazione più importante, da allenatore, arriva con il Cagliari, club con cui conquista la promozione in Serie A nel 2016. Per commentare il momento del Napoli, l’impegno in Coppa Italia e il sorteggio Champions, Rastelli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli, Coppa Italia e Champions, Rastelli a Tag24
Dall’arrivo di Mazzarri sulla panchina del Napoli qualcosa è cambiato ed è sotto agli occhi di tutti. Ora però serve continuità di risultati, per far sì che questa squadra possa rilanciarsi in maniera definitiva e credibile in corsa Champions. Dopo le sconfitte contro Inter e Juventus, che hanno di fatto tagliato fuori i partenopei dalla lotta scudetto, contro il Cagliari sono arrivate buone sensazioni. Oggi la formazione di Mazzarri avrà l’opportunità per dimostrare ancora una volta coesione e qualità, nell’impegno contro il Frosinone. Per parlare del Napoli, della Coppa Italia e dei sorteggi di Champions, Rastelli, ex calciatore e allenatore, che in carriera ha vestito anche la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L’ultima giornata di campionato regala una vittoria al Napoli. Quella di Mazzarri ti sembra una squadra viva e in ripresa o è ancora troppo presto?
“Mi sembra di sì, ma naturalmente abbiamo ancora negli occhi il Napoli che ha vinto lo scudetto lo scorso anno e si continua a fare paragoni. Anche quando questa squadra fa una buona prestazione, non è mai quello che tutti vorrebbero vedere. Con Mazzarri però si sta vedendo un atteggiamento diverso rispetto alla gestione di Garcia e questa è la base di partenza per la ripresa”.
Sembra ancora una squadra che gioca a intermittenza, capace di alternare momenti molto positivi a fasi di down. Deve ancora trovare la giusta quadratura in difesa?
“Penso che più che altro debba ancora ritrovare la serenità e leggerezza che ha perso e che aveva invece contraddistinto l’anno scorso. Il Napoli ha iniziato questa stagione da campione d’Italia e ha perso l’allenatore, che aveva tantissimi meriti. Spalletti aveva creato un giocattolo praticamente perfetto e adesso la squadra sta cercando di ritrovare le caratteristiche che li aveva contraddistinti l’anno scorso. Adesso però le pressioni sono diverse. Nella stagione passata qualsiasi elemento è riuscito a performare e si era creata quella giusta alchimia e quella chimica che solo nei campionati che si vincono si viene a formare. Ora tutto questo si è perso, ma l’importante è che ci sia la volontà di recuperare terreno. A parte l’Inter, che a mio avviso è la squadra più forte e attrezzata in assoluto, le altre sono raggiungibili e tutte sono lì per centrare un posto in Champions”.
A proposito di Champions, dalle urne il Napoli pesca il Barcellona. È una partita che gli azzurri possono vincere, anche se si tratta di un club così blasonato?
“Non è stato un sorteggio troppo fortunato per il Napoli, ma credo che questa sia una squadra che può tranquillamente battere il Barcellona. Non è più quella formazione stellare di qualche anno fa per quanto sia ancora una squadra fortissima, che può contare su giocatori di grande valore. La squadra di Mazzarri però può passare il turno, ne sono convinto. Diciamo che poteva andare meglio, ma poteva anche andare peggio”.
Nel mezzo ci sarà però anche la Coppa d’Africa. Quello è il rischio principale considerando l’impegno di Osimhen?
“Purtroppo sì, queste competizioni condizionano la stagione, ma vale per tutti. Se Victor dovesse arrivare fino alla fine, il Napoli potrebbe ritrovarsi un giocatore stanco, sia fisicamente che mentalmente e che non ha lavorato con il resto della squadra per parecchio tempo. È altrettanto vero però che questi sono giocatori abituati a vivere situazioni simili. Osimhen ha dimostrato anche un grandissimo attaccamento e il gol che ha fatto domenica è davvero importante e da grande campione. Credo che non ci saranno problemi anche se dovesse tornare all’ultimo momento”.
A proposito di gol e di prestazioni dei singoli, in questa stagione quello più sottotono probabilmente finora è stato Kvara. La rete realizzata contro il Cagliari, decisiva, può rappresentare la svolta della stagione?
“Me lo auguro, perché parliamo di un giocatore straordinario. Probabilmente lui è il calciatore su cui si nota di più la differenza, la mancanza di entusiasmo e di leggerezza. Lo scorso anno era capace di fare giocate con una naturalezza e una facilità impressionante, mentre quest’anno non è partito benissimo e qualche occasione mancata lo ha condizionato. Spero davvero che questo gol possa averlo sbloccato perché parliamo di un giocatore troppo importante per il Napoli e molto amato, nonostante tutto, dai tifosi azzurri”.
Intanto oggi il Napoli scende di nuovo in campo perché c’è la Coppa Italia. Dovranno affrontare il Frosinone, squadra sulla carta più debole, ma che gioca un buon calcio. Ti aspetti turnover da parte di Mazzarri?
“Credo che qualche avvicendamento ci sarà sicuramente, ci sta. Il Napoli affronta una squadra che gioca bene, molto giovane e che deve raggiungere il suo obiettivo in campionato. Penso che anche il Frosinone farà qualche cambiamento di formazione. Resto convinto che anche una seconda linea del Napoli possa comunque essere più forte di un titolare dei ciociari e penso quindi che sia l‘occasione perfetta per fare un po’ di turnover. Può essere anche l’occasione per consentire a calciatori tipo Mario Rui, che si sono dovuti fermare per un po’, di mettere minuti nelle gambe. Mi aspetto che giochi almeno un’oretta. Va gestita la rosa, perchè tutti devono sentirsi importanti. La stagione è molto lunga”.