Roma-Napoli, le parole dei protagonisti. Dopo il turno di Coppa Italia, ritorna la Serie A con il classico derby del sole tra giallorossi e azzurri, due squadre che per motivi simili hanno deluso i pronostici e che si trovavano fuori dalla Zona Champions League. I campioni d’Italia dopo il cambio di allenatore ha perso tutti i big match contro Juve, Inter e Real Madrid, la Roma invece veniva dalla sconfitta per due a zero contro il Bologna allo stadio Dall’Ara.
Gli azzurri di Mazzarri dopo le tre sconfitte avevano salito la china vincendo le gare contro Braga e Cagliari e ora volevano continuare il filotto di successi utili per avere un posto per la prossima Champions League. In casa Roma il clima era teso, la piazza sostiene sempre Mourinho ma il club ha deluso le aspettative della dirigenza dopo gli importanti acquisti estivi. Ecco di seguito di seguito il racconto e il tabellino della gara dell’Olimpico.
Roma-Napoli, le parole di Mourinho
Nella terza gara in programma di Serie A c’è stata la sfida tra Napoli e Roma. La formazione di Mazzarri dopo l’impegno di Coppa Italia contro il Frosinone (occasione in cui hanno potuto giocare le riserve), si affacciava alla sfida della capitale con del cauto ottimismo dopo la vittoria contro il Cagliari dello scorso turno. Clima diverso invece per i giallorossi, reduci dalla pesante sconfitta per due a zero contro il Bologna che hanno fatto precipitare Lukaku e compagni all’ottavo posto. Ecco le parole dei protagonisti della gara vinta per due a zero dai capitolini con le reti di Pellegrini e Lukaku.
Mourinho in conferenza stampa ha voluto elogiare la prestazione della squadra, in particolare modo quella di Ndicka:
“Ndicka ha fatto una grande partita. Abbiamo fatto una grande partita migliorando il passo difensivo, l’obiettivo era pressare alto come nel primo tempo. Qualcuno parlerà di 11 contro 10 ma io parlo di 45’ in cui solo una squadra ha giocato molto bene creando occasioni corali bellissime come Bove. Non si è visto in Napoli per merito nostro. Abbiamo fatto molto bene anche 11 contro 10, sono entrati in campo anche Lorenzo El Shaarawy e Azmoun aumentando la qualità. Risposta buonissima e grande vittoria”.
Sul possibile arrivo di Bonucci Mourinho è chiaro:
“Di mercato non parlo, se ne parlerà a gennaio e abbiamo anche una partita prima. Quando si parla di mercato si deve partire dal presupposto che la Roma vive una situazione di difficoltà, una cosa è quello che noi vogliamo e una cosa quello che possiamo fare. Abbiamo due giocatori fuori dalla lista di Europa League e se prendiamo qualcuno c’è il rischio che diventino tre. A me piacerebbe un difensore centrale top per il futuro ma non mi sembra che sarà possibile. Lavoriamo come abbiamo sempre fatto”.
Il portoghese ha poi belle parole nei confronti di Pellegrini:
“Lorenzo non è stato una sorpresa perché ha fatto una ottima settimana di lavoro, da capitano che sapeva non giocava. Lui ha capito subito che non sarebbe partito titolare e ha avuto un comportamento da professionista e capitano. Io ho avuto subito la sensazione che potesse entrare e fare qualcosa. Io dico sempre una cosa internamente stagione dopo stagione allenò da 23 anni e la mia squadra perfetta tatticamente era la Unione Leira. Non giocava in Europa e quindi si riposava il lunedì allenandosi durante tutta la settimana. Ho allenato Real Madrid, Inter, Chelsea, ma quella era la squadra perfetta. Chi si allena di più ha maggiori possibilità di essere perfetto, il lavoro è molto importante e noi questa settimana abbiamo lavorato molto sull’aspetto difensivo e oggi siamo migliorati tanto nel blocco passo. Contro il Bologna forse era troppo non avere Paulo, Lukaku e Smalling fuori insieme”.
Sul futuro in giallorosso:
“Abbiamo un ottimo rapporto con i ragazzi e questo mi permette a me di essere più aggressivo e critico, questo lo puoi fare quando c’è un’empatia famigliare. Tu puoi litigare e poi tornare ad amarti, a loro piace lavorare con me. Oggi del mio staff erano tutti malati ed io ero unico sano. Uno è stato ricoverato in ospedale ed è uscito solo per vedere la partita oggi. Oggi è venuto in macchina da solo dopo essere stato chiuso in camera 4 giorni. Spero che non mi tocchi a me e che posso stare tranquillo questi tre giorni. Devo ringraziarli”.
Le dichiarazioni di Mazzarri
Ecco le parole dell’allenatore degli azzurri dopo la deludente sconfitta per due a zero:
“È vero che facciamo poche occasioni rispetto al volume del gioco. Nel momento migliore, anche in 10 uomini, abbiamo messo in difficoltà la Roma arrivando vicini a concludere. Su questo sono d’accordo, ma anche in 10 contro 11 la squadra ha tenuto il campo meritando più dell’avversario. Quando arrivavamo vicino all’aria di rigore c’era un mucchio selvaggio e non si è fatto gol. Quando si parla di brillantezza bisogna valutare che gli interpreti sono tornati da infortuni lunghi. I giocatori migliori giocano anche non la top, ora anche con Osimhen. Ho provato a farli riposare in Coppa Italia e anche per motivi psicologici si è fatta brutta figura. Noi oggi abbiamo fatto più della Roma anche in 10 contro 11, ma non siamo stati brillanti in alcuni reparti”.
Il Napoli contro la Roma non ha mai tirato in porta:
“Sono arrivato perché c’erano dei problemi, eravamo quarti in classifica ma si era perso in casa con l’Empoli. Se si cambia l’allenatore perché perdi con l’Empoli vuol dire che ci sono problemi, ma se non i tempi di allenare non puoi fare molto contro Real Madrid, Inter, Roma e grandi squadre. Bisogna essere fiduciosi perché delle cose sono migliorate, io la vedo così poi ognuno può vedere il calcio come vuole”. Infortunati? Domani c’è l’allenamento e non so come sta Lobotka”.