La cupola di Santa Maria in Valicella ritorna finalmente al suo massimo splendore grazie ai lavori di restauro curati dalla Soprintendenza Speciale di Roma con il finanziamento dell’ente Fondo Edifici di Culto. Disegnata dal pittore e architetto Pietro da Cortona, quinta per ampiezza della capitale.
Presenti all’inaugurazione oggi martedi 19 dicembre, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Daniela Porro.
Restauro cupola di Pietro da Cortona, le parole del ministro Sangiuliano
La cupola rappresenta il perfetto connubio tra l’identità nazionale italiana e religiosa, come espresso dallo stesso Ministro Sangiuliano, il punto di congiunzione tra il mondo della storia dell’arte e della fede cattolica.
Il politico solleva il punto di domanda Perché non possiamo definirci cristiani? citando Benedetto Croce, Manzoni e Leopardi e valorizzando ulteriormente il suo grande interesse nei confronti dell’arte sacra.
Thomas Cardinali ha intervistato per Tag24 il ministro Sangiuliano presente all’evento, definendo la cupola e il suo restauro “emozionante e straordinario”:
Un’opera veramente straordinaria. Restauri del genere possono essere realizzati soltanto da chi ha una grande passione civile per l’arte e la cultura. Complimenti all’impegno di tutti i lavoratori e proseguiremo con altri questi lavori. Lo dice Benedetto Croce perché non possiamo non dirci cristiani? Sottolinea il valore della sovrapposizione tra l’identità nazionale e religiosa. Anche Alessandro Manzoni si è espresso molto su questi temi e anche Leopardi. Nella canzone “Patria mia” fa riferimenti ai luoghi e alle strutture delle nostre identità culturale.