Nel 2024, l’IRPEF, l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, sarà ristrutturata con tre aliquote, interessando il reddito tra i 15.001 e i 28.000 euro, che sarà incluso nel primo scaglione. La modifica comporterà l’applicazione del 23 per cento a questa fascia di reddito, garantendo un risparmio mensile fino a un massimo di circa 22 euro. Le prossime regole fiscali sono ancora in fase di definizione: la riforma fiscale, che prevede queste novità, inizierà con modifiche a breve termine.
Quanto risparmio con la nuova Irpef?
La necessità di introdurre l’IRPEF a tre aliquote nel 2024 è anche dovuta al desiderio di mantenere i benefici derivanti dalla riduzione del cuneo fiscale e contributivo al 6 e 7 per cento, confermati nella prossima Legge di Bilancio. In sostanza, la revisione comporta una diminuzione dal 25 al 23 per cento dell’imposta applicata ai redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro, offrendo un risparmio graduale e proporzionale.
Anche i redditi fino a 15.000 euro, fiscalmente meno ampi, otterranno un vantaggio di circa 75 euro dalla nuova IRPEF, principalmente attraverso l’aumento delle detrazioni anziché la revisione delle aliquote.
Nuova Irpef e taglio del cuneo fiscale
Questa prima modifica dell’IRPEF, inclusa nella riforma fiscale, si integra in un certo senso con il mantenimento del taglio del cuneo fiscale e contributivo: è necessario ridurre l’aliquota del secondo scaglione, attualmente al 25 per cento, per evitare che i maggiori guadagni in busta paga vengano vanificati dall’imposta più alta. In termini più semplici, bisogna evitare di dare con una mano e togliere con l’altra. Questo intervento combinato avrà un costo di circa 15 miliardi: solo per confermare l’esonero contributivo per redditi fino a 35.000 euro, il costo sarà di circa 11 miliardi, oltre ai cambiamenti delle aliquote IRPEF per un valore di circa 4 miliardi.
Se da un lato il margine d’azione della prossima Manovra è limitato, come evidenziato fin dai primi dati della NADEF (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), dall’altro gli interventi sui redditi medio-bassi non possono essere rimandati.
Tutti i contribuenti trarranno vantaggio dalla nuova IRPEF: per chi ha redditi superiori a 50.000 euro, è prevista solo una franquia per accedere alle detrazioni. Infatti, il massimo risparmio derivante dalla revisione delle aliquote IRPEF sarà di 260 euro.
Considerando sia il taglio del cuneo fiscale e contributivo che la nuova IRPEF, i benefici potrebbero raggiungere un massimo di circa 120 euro al mese. Secondo le stime della Banca d’Italia, tre famiglie su quattro beneficeranno di questa combinazione di misure, con un aumento del reddito disponibile medio di circa 600 euro per l’intero anno.