L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è sempre stato un documento molto importante nel panorama fiscale italiano. Esso permette di accedere a svariati benefici fiscali e prestazioni sociali, come l’assegno unico per i figli a carico, il reddito di inclusione, bonus vari e sconti in bolletta. Per questo motivo è necessario compilare in modo corretto l’ISEE. Ma che succede se si compila un ISEE incompleto, difforme o errato? Sono previste sanzioni? È bene sapere che per evitare problemi legati all’ISEE, è essenziale una corretta e accurata compilazione della DSU. È importante includere tutte le informazioni relative al reddito, al patrimonio mobiliare e immobiliare e alla composizione del nucleo familiare.
Cosa misura l’ISEE e perché non deve essere incompleto
L’ISEE è un parametro che valuta la condizione economica delle famiglie, basandosi su reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare. Viene calcolato dall’Inps attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), presentata dal nucleo familiare.
L’ISEE si colloca in una scala da 0 a 40.000 euro, dove un valore inferiore indica una situazione economica più svantaggiata. Questo valore è fondamentale per accedere a diverse agevolazioni, come ad esempio l’Assegno Unico Universale, che come ben sapete, dal 1° marzo sostituisce varie misure di sostegno alla famiglia, indipendentemente dal reddito.
Proprio perché l’ISEE è necessario per l’accesso ad alcune agevolazioni fiscali e non solo, è obbligatorio che l’ISEE non sia incompleto, difforme o errato: comunicare un reddito inferiore a quello reale, ad esempio, fornirebbe l’accesso a benefici di cui non si avrebbero diritto, e per questo motivo seguirebbero sanzioni.
ISEE incompleto, difforme o errato: rischi e sanzioni
Un ISEE errato o incompleto può comportare serie sanzioni, come multe fino a 25.000 euro (l’importo varia in base agli importi che sono stati indebitamente percepiti e alle durate degli stessi) e recupero delle somme indebitamente percepite. È fondamentale, quindi, compilare correttamente la DSU.
Cosa fare in caso di ISEE difforme?
Le istituzioni preposte, come l’Inps e l’Agenzia delle Entrate, possono avviare controlli sulla DSU presentata in qualsiasi momento, anche a distanza di anni. Di conseguenza, la precisione nella compilazione della DSU è cruciale. Un errore o un’omissione può avere serie ripercussioni, incluse sanzioni pecuniarie.
In caso di ISEE errato o difforme, l’Inps invita a regolarizzare subito la propria posizione. È possibile presentare una nuova DSU corretta o richiedere la rettifica in caso di errori materiali. Se la correzione porta a un ISEE inferiore, si potrà beneficiare di una riduzione del beneficio sociale.
Precisiamo che in presenza di difformità o omissioni, è possibile usare l’ISEE per richieste di prestazioni sociali, a patto che i valori patrimoniali e reddittuali siano corretti.
Cosa inserire nella Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’ISEE
Di seguito andiamo a elencare le componenti chiave da includere nella Dichiarazione Sostitutiva Unica per avere l’ISEE:
- Redditi di tutti i membri del nucleo familiare.
- Patrimonio mobiliare (conti correnti, titoli, ecc.).
- Patrimonio immobiliare (case, appartamenti, ecc.).
- Numero di componenti del nucleo familiare.
Procedure per sistemare un ISEE difforme o con omissioni
Se l’ISEE presentato è difforme o contiene omissioni, è fondamentale rivolgersi all’ente erogatore della prestazione sociale per la quale è necessaria l’attestazione. Le opzioni includono:
- Rivolgersi al CAF o al Patronato.
- Presentare una nuova DSU con le correzioni necessarie.
- Nel caso di errori da parte del CAF, chiedere la rettifica della DSU.
Quali documenti servono per correggere un ISEE incompleto, difforme o errato
In caso di difformità relativa al patrimonio immobiliare o redditi, è necessario presentare:
- Estratti conto e altri documenti forniti dagli intermediari finanziari.
- Documentazione di eventuali rapporti finanziari non dichiarati.
- Prove della chiusura di conti correnti o altri rapporti finanziari.
Conguaglio e arretrati Assegno Unico
Dopo la regolarizzazione dell’ISEE, l’Inps effettuerà i nuovi calcoli relativi all’assegno unico. Se la famiglia regolarizza l’ISEE entro la fine dell’anno, avrà diritto al conguaglio per i mesi in cui ha ricevuto l’importo minimo.