Napoli-Frosinone, le parole dei protagonisti della gara di Coppa Italia allo stadio Maradona di Napoli. Passato il turno di campionato, ritornano le gare degli Ottavi di finale di coppa. Dopo le vittorie di Lazio contro Genoa e Fiorentina contro Parma, era è il turno della formazione di Mazzarri che si voleva confermare dopo le affermazioni contro Braga e Cagliari.

Da una parte c’era il Frosinone, una delle soprese di questo inizio campionato che quasi al giro di boa ha collezionato diciannove punti (arrivando a metà dell’obiettivo quaranta punti per la salvezza), proponendo una qualità del gioco molto alta per quella che veniva vista come la cenerentola del campionato. Da Soulè a Ibrahimovic fino ad arrivare a Barrenechea e Monterisi, sono diversi i talenti lanciati da Di Francesco. L’ex Roma e Sampdoria era voglioso di fare uno sgambetto ai partenopei. Ecco di seguito le parole dei protagonisti al termine della gara dell’Olimpico.

Napoli-Frosinone, le parole di Di Francesco

Nella terza gara in programma di Coppa Italia c’è stata la sfida tra Napoli e Frosinone. La formazione di Mazzarri ha proposto per la sfida contro i ciociari una formazione rimaneggiata dando spazio a giocatori che non hanno collezionato molti minuti tra Champions League e Serie A. La formazione laziale voleva replicare la stessa impresa della Cremonese dell’anno scorso anno, quando i lombardi avevano battuto gli azzurri per 7-6 ai calci di rigore. Ecco le parole dei protagonisti della gara del Maradona.

Ecco le parole di Di Francesco dopo la vittoria per quattro a zero:

“E’ una impresa, ma dentro questa impresa c’è tanto lavoro. Abbiamo mantenuto sempre i nostri principi e dimostrato grande consapevolezza, anche chi ha giocato poco ha disputato una grande partita. I ragazzi sono terribili, applicati. Hanno voglia di mettersi in mostra, a disposizione. Sono davvero soddisfatto di questi ragazzi e sono contento per questa società. Meritano questo tipo di traguardo e questa impresa”.

Per Di Francesco questa può essere la ripartenza dopo le delusioni a Genova e Verona:

Ho fatto delle scelte sbagliate, in certe situazioni sono stato poco paziente e frettoloso in alcune situazioni. Ma ci si ricorda sempre degli ultimi cinque minuti, del finale. Ho affrontato questi momenti di difficoltà e poi ora ho una grande cura, che sono i miei nipoti. Nel calcio ci vuole passione, determinazione, voglia di lavorare duro ed è questo che mi sono imposto quando sono arrivato a Frosinone”.

Di Francesco elogia poi Barrenechea, autore al momento di una stagione ad alti livelli:

E’ principalmente un concetto di squadra. Però cito Barrenechea, è il vero regista del calcio. Ha personalità nel gestire la palla e cerca la verticalità. A questo ragazzo mancava solo un po’ di esperienza ed allenarsi ad alta intensità con continuità. L’impegno con la Juve? Oggi abbiamo giocato senza terzini, poi è entrato Lirola. Vanno fatti i complimenti ai giocatori che si sono sacrificati. Ora la cosa che mi preoccupa è recuperare il prima possibile i giocatori infortunati. Oggi abbiamo giocato col 3-5-2, ma abbiamo sempre giocato coi nostri principi. State tranquilli che sabato con l’entusiasmo la squadra ritroverà le forze giuste”.

Napoli-Frosinone, le parole di Mazzarri

Deluso e amareggiato Mazzari si presenta ai microfoni chiedendo scusa per la sconfitta per quattro a zero:

Fatto peggio coi big? Sì, è così. Probabilmente sono meno abituati a entrare, non lo so. Per assurdo si è fatto meglio con i ragazzi che giocano di meno. Ma io mi voglio anzitutto scusare coi tifosi, mi dispiace per loro, non lo meritano. Ci hanno aiutato fino alla fine. Non mi piace come abbiamo concluso la partita, domani ci rifletteremo bene. Ci sta prendere gol sull’angolo, sbagliando il castello difensivo, poi c’è stato l’incidente sul 2-0, ma non va bene concludere la partita così”.

Mazzarri chiede poi scusa ai tifosi che hanno inondato di fischi la squadra:

“I tifosi ci hanno incitato anche sullo 0-2, io ci credevo. Essere andati così allo sbaraglio, essersi demoralizzati per due errori. Nel calcio si perde, ci sta perdere, ma non 4-0. Sembravamo una squadra che andava per conto suo e questo non va bene. Da domani bisogna guardarsi in faccia e cambiare registro“.

Sulla decisione di fare turnover Mazzari è chiaro:

“Si gioca tanto, c’erano partite importanti. Non so se lasciandoli in panchina ha dato un segnale negativo, ma tenere tutte le competizioni non è facile, io sono venuto da poco e fare due allenamenti di fila non è semplice. Finire 4-0 così in casa non ci può stare. Spero che sia una bella lezione che serva per il futuro”.