Lo scorso 13 dicembre c’era stato il brutto episodio tra Draymond Green e Jusuf Nurkic con il 33enne di Golden State che aveva trovato la squalifica a tempo indeterminato. Il giocatore dei Suns, infatti, stava pressando da dietro il numero 23 che si è girato tirandogli una manata/pugno. Green a quel punto è stato immediatamente espulso dagli arbitri e si è tornati a discutere, nuovamente, dei problemi del giocatore di Golden State. Come riportato da The Athletic, però, la squalifica dovrebbe essere di almeno tre settimane (inizialmente la NBA aveva comunicato di essere “a tempo indeterminato” a causa dei ripetuti atti antisportivi).
Caso Green-Nurkic, decisa la squalifica
Al momento comunque non c’è nulla di ufficiale e la NBA non ha comunicato la squalifica del giocatore dei Warriors. Quel che è certo è che se dovessero essere 3 settimane, il numero 23 salterebbe 12 partite dei Golden State. Si tratta peraltro della terza espulsione stagionale in pochi mesi e la 18esima da quando Green è entrato a far parte della NBA. Il problema principale, comunque, è che episodi di questo tipo sono molto gravi all’interno dello sport in generale. Non toccano la giustizia al di fuori della NBA ma non c’entrano nulla con lo spirito del parquet. Negli scorsi anni e mesi, infatti, Green era stato ripetutamente espulso o sospeso a causa di bruttissimi gesti fatti. In allenamento aveva dato un pugno a Jordan Poole, suo compagno di squadra. C’era stato un pestone precedente a Domantas Sabonis, un litigio con LeBron James quando quest’ultimo era ancora a Cleveland. Solo in questa stagione, poi, il caso con Gobert con il francese afferrato per il collo e ora questo con Nurkic al quale Green ha anche chiesto scusa in conferenza stampa dicendo che l’intenzione non era di colpirlo.
NBA, gli altri risultati della notte
Oltre al caso Green per il quale si aspetta l’ufficialità, comunque, nella notte ci sono stati diversi risultati importanti come la terza sconfitta consecutiva dei Lakers. I gialloviola hanno perso con i Knicks nonostante la tripla doppia di LeBron James e la doppia doppia di Davis con 32 punti e 14 rimbalzi. Decisivi Brunson e Randle con 29 e 27 punti. Vincono ancora anche i Clippers (solo successi a dicembre) con i 35 punti di James Harden. Cleveland batte Houston ai supplementari con 37 punti di Donovan Mitchell, mentre Philadelphia perde contro Chicago nonostante i 40 punti di Embiid. Altra sconfitta per Detroit (a due partite dal record all-time) contro Atlanta: 31 punti e 15 assist per Trae Young. Vince ancora Minnesota con i 32 punti di Edwards. Vincono anche Thunder e Raptors contro Memphis e Charlotte: altri 30 punti per Gilegous-Alexander; 27 per Pascal Siakam. Nonostante un Jokic spento, Denver vince contro Dallas: solo 8 punti, 9 rimbalzi e 7 assist per il serbo. Doncic ne fa 38 con 11 rimbalzi e 8 assist ma i Mavericks perdono. Vincono infine anche Utah e Sacramento contro Nets e Wizards: buonissime prestazioni di Sexton e Horton-Tucker per i Jazz e di DeAaron Fox per Sacramento. Tripla doppia anche per Sabonis.