Vivere in una famiglia tossica e disfunzionale può essere deleterio, perché può avere delle conseguenze molto impattanti sulla salute mentale ed emotiva.
Riconoscere i segnali di questa dinamica è il primo passo per intraprendere un percorso di cambiamento e riuscire ad uscire da questo labirinto, mettendo fine alla sofferenza.
Vediamo insieme come individuare una famiglia tossica e quali passi intraprendere per costruire un ambiente più sano e appagante.
Cos’è una famiglia tossica e disfunzionale
Manipolazione, disprezzo, falsità e ricatto sono situazioni che si verificano all’ordine del giorno all’interno di una famiglia tossica e disfunzionale e non è affatto semplice affrontare il problema.
Il meccanismo d’azione è simile a quello di una setta che utilizza strategie tossiche e manipolative in modo che i membri non possano sfuggire alla loro influenza.
Questi modelli di comportamento distruttivi lasciano tracce profonde in chi, purtroppo, vive in questi microsistemi.
I membri tossici della famiglia raramente si assumono la responsabilità delle proprie azioni e delle loro frasi, utilizzando spesso parole di disprezzo che feriscono i sentimenti.
Strumentalizzano gli altri per soddisfare i propri bisogni. Ecco perché è importante prendere misure adeguate per affrontare una famiglia tossica e disfunzionale e proteggere il proprio benessere e la propria salute mentale.
ATTENZIONE: un membro tossico di una famiglia disfunzionale può nascondere anche le sue vere intenzioni dietro un “ti amo”.
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Come si concretizzano le dinamiche in una famiglia tossica e disfunzionale
Le dinamiche familiari disfunzionali si esprimono attraverso la manipolazione psicologica, la svalutazione emotiva e il maltrattamento. Di solito il membro tossico della famiglia, ha una connotazione narcisistica patologica della personalità.
I bambini che crescono in un ambiente tossico corrono un rischio maggiore di disturbi mentali e comportamenti criminali. L’Università dell’Ontario Occidentale (Canada) ha potuto dimostrare in uno studio che quattro quinti dei detenuti maschi provengono da famiglie tossiche.
Quali sono le frasi che fanno soffrire in una famiglia tossica
- L‘utilizzo frequente della parola “ma” durante una conversazione può creare ostacoli nella comunicazione, mettendo il partner in una posizione difensiva.
- Ridimensionare un problema come “non così importante” dimostra che il problema dell’altro familiare non è importante e non merita l’attenzione.
- “Lascia che sia” può suonare insensibile e volto ad ignorare i sentimenti del familiare.
- “Rilassati” può essere percepito come un tentativo di minimizzare le emozioni e dimostra zero empatia.
- “Calmati” potrebbe peggiorare una situazione tesa.
- “Ma fai così invece che così”, presuntuoso e arrogante.
- “Te l’avevo detto” può generare risentimento e non favorisce un ambiente di supporto.
- “Aspetta, ora non ho tempo” può far sentire il familiare trascurato.
- “sei sempre il solito”, questa è una frase assolutista che non aiuta.
- “Non sei niente senza di me”. Frase arrogante e manipolatoria.
- “Che schifezza hai cucinato (o preparato). Fa sentire il familiare una nullità.
- “Sei solo un idiota” è un commento offensivo che danneggia la comunicazione.
- “Sai quanto mi costa?” volto a far arrivare all’altro che non dà valore ai soldi.
- “Se continui a fare così, io farò così e così”. Le minacce vuote non promuovono una sana comunicazione.
- “Stai zitto” impone all’altro di non parlare.
- “Non mi interessa la tua opinione”.
- “Il problema sei tu”.
- “Ringrazia che sono ancora qui, altrimenti chi starebbe con te”.
- “Sei sempre esagerato”
- “Non capisci mai niente”
- “Dove hai la testa? Non ascolti mai”
- “Dopo tutto quello che faccio per te mi ripaghi così”
- “Alla tua età io facevo già questo e questo”
- “Avresti potuto fare molto di più”.
L’elenco sarebbe infinito, ma questi sono esempi di frasi che rendono una famiglia tossica e fanno soffrire.
Come uscire da una famiglia tossica e disfunzionale
Il comportamento disfunzionale in una famiglia spesso nasconde radici profonde legate a problemi o disturbi psicologici. La psicopatologia della personalità può contribuire a modelli relazionali tossici.
Ecco alcune strategie per uscirne:
- Comprendere le ferite dell’infanzia: molte dinamiche disfunzionali hanno radici nelle esperienze infantili. Comprendere e affrontare queste ferite può essere un passo cruciale.
- Limitare il contatto: se possibile, prendere le distanze dalla famiglia disfunzionale. Stabilire priorità ed evitare di diventare vittima di manipolazioni richiede determinazione.
- Stabilire confini fisici ed emotivi: creare limiti chiari è essenziale. Comunicare in modo assertivo, definendo i comportamenti inaccettabili e mostrando fermezza nei confronti delle aspettative manipolatorie.
- Evitare gli scontri: la tecnica della pietra grigia, che prevede di ignorare le provocazioni, può essere più efficace dei confronti diretti. Mantenere interazioni brevi e neutrali contribuisce a evitare conflitti dannosi.
- Ricorrere al supporto esterno: costruire una rete di supporto al di fuori della famiglia è fondamentale. Gli amici e altre persone significative possono fornire sostegno emotivo e contribuire a migliorare l’autostima.
- Distaccarsi gradualmente: il distacco implica diventare progressivamente più indipendenti. Questo processo può essere doloroso ma è essenziale per garantire il proprio benessere.
- Pianificare incontri in anticipo: prepararsi mentalmente per gli incontri con la famiglia disfunzionale aiuta a evitare manipolazioni. Stabilire durata, scopo e limiti dell’incontro è fondamentale.
- Pensare al futuro della relazione: riflettere sul tipo di relazione desiderato con la famiglia nel futuro. È possibile allontanarsi completamente, mantenere il contatto come prima o stabilire solo incontri occasionali.
- Ricorrere all’aiuto psicologico: gli effetti a lungo termine delle dinamiche familiari disfunzionali possono causare stress significativo. La consulenza psicologica può essere utile per guarire le ferite e sviluppare strategie per gestire tali situazioni.
In sintesi, affrontare una famiglia disfunzionale richiede consapevolezza, determinazione e, in alcuni casi, il supporto di professionisti della salute mentale.