Quando pagano le pensioni a gennaio 2024? Il cedolino della prima pensione del nuovo anno dovrebbe essere disponibile intorno al 20 dicembre. Parliamo ora delle tempistiche di pagamento.

Pagamento pensioni gennaio 2024

Di solito, il pagamento inizia il primo giorno del mese, ma poiché il 1° gennaio è festivo, il versamento verrà effettuato il primo giorno bancabile successivo, che in questo caso è mercoledì 3 gennaio, anziché il 2.

Questa eccezione è dovuta alle festività natalizie ancora in corso. Inoltre, il pagamento del 6 gennaio, che ricade di sabato, sarà posticipato a lunedì 8.

È da notare che il pagamento delle pensioni presso gli uffici postali non avviene contemporaneamente per tutti. Questa scelta è dettata da ragioni pratiche per evitare affollamenti e sovraccarichi agli sportelli.

Pertanto, è stato stabilito un calendario di pagamenti in base all’ordine alfabetico dei cognomi. Ecco le date di pagamento:

  • Mercoledì 3 gennaio 2024: cognomi dalla A alla B
  • Giovedì 4 gennaio 2024: cognomi dalla C alla D
  • Venerdì 5 gennaio 2024: cognomi dalla E alla K
  • Lunedì 8 gennaio 2024: cognomi dalla L alla O
  • Martedì 9 gennaio 2024: cognomi dalla P alla R
  • Mercoledì 10 gennaio 2024: cognomi dalla S alla Z

Per coloro che ricevono la pensione tramite conto corrente postale o bancario o la ritirano presso lo sportello bancario, il ritiro sarà possibile già a partire dal 3 gennaio.

Gli aumenti di gennaio

Ora possiamo esaminare uno degli aspetti più significativi di questo periodo, ossia i prossimi aumenti pensionistici, risultato della rivalutazione per fronteggiare l’aumento dei prezzi e del costo della vita, come indicato dal 5,4% di adeguamento rispetto all’anno precedente.

Basandoci su queste informazioni, ecco gli incrementi previsti:

  • Pensioni Minime: un aumento di 30,67 euro, portando l’importo attuale di 567,94 euro a 598,60 euro, con un ulteriore incremento del 2,7% come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
  • Pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (circa 2.271,76 euro): una rivalutazione del 100% che corrisponde a un aumento lordo di 122,68 euro (pari a 95,84 euro netti).
  • Pensioni superiori a quattro volte ma pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (circa 2.839,70 euro): adeguamento dell’85%.
  • Pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS ma pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (circa 3.407,64 euro): una rivalutazione del 53%.
  • Pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo (circa 4.543,52 euro): un aumento del 47%.
  • Pensioni superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo (circa 5.679,40 euro): un incremento del 37%.
  • Pensioni superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiori cioè a circa 5.679,40 euro): un adeguamento del 22%.