Il governatore del Texas ha firmato, lunedì 18 dicembre, una delle leggi più dure sull’immigrazione negli Stati Uniti. La nuova legge conferisce alla polizia statale l’autorità senza precedenti di arrestare ed espellere i migranti, che sarebbe invece il compito dello stato federale.
Texas, la nuova legge sull’immigrazione consente allo stato di arrestare ed espellere i migranti
I repubblicani del Texas intensificano la loro lotta contro i migranti e i rifugiati. Il nuovo disegno di legge sull’immigrazione porta l’Operazione Lone Star, un’iniziativa del governo texano per limitare l’immigrazione, ad un altro livello. La legge, nota come SB4, entrerà in vigore nel marzo del 2024.
La SB4 consente alle autorità statali di fermare, arrestare, incarcerare, mentre i giudici statali potranno emmettere gli ordini per deportare i migranti. L’applicazione delle leggi sull’immigrazione spettano al governo federale e non ai singoli stati. Questa legge mette a dura prova l’equilibrio tra l’autorità statale e quella federale. L’adozione di nuove norme statali sull’immigrazione potrebbe scatenare uno scontro legale e politico con l’amministrazione Biden in vista delle elezioni.
Le critiche alla nuova legge
I democratici e i gruppi in difesa dei diritti, tra cui l’American Civil Liberties Union, contesteranno la legalità della nuova legge sull’immigrazione. In Texas il 40 per cento della popolazione è latina, questo aumenta i timori su una possibile profilazione razziale.
In precedenza la legge SB1070 dell’Arizona, come la SB4 del Texas, penalizzava gli immigrati in diversi modi, conferendo alla polizia statale il potere di fermare coloro che si ritiene si trovino nel paese illegalmente. La Corte Suprema ha annullato questa legge nel 2012 perché indeboliva la legge federale sull’immigrazione.