Gaza, Hamas diffonde video con tre ostaggi anziani. Usa annunciano coalizione anti Houthi
Ennesimo giorno di combattimenti nella Striscia di Gaza, oggi 19 dicembre 2023. Hamas ha pubblicato un video in cui appaiono tre ostaggi anziani. Nel frattempo gli Stati Uniti stanno portando avanti nuove misure per contrastare i ribelli Houthi dello Yemen.
Non si ferma il conflitto tra Hamas e Israele. A fare scalpore è un video pubblicato dal gruppo terroristico in cui appaiono tre ostaggi molto anziani. Intanto, gli Usa sono vicini alla costituzione di una task force navale per limitare gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso.
Consiglio di Sicurezza ONU: convocato alle 15.30
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si unirà domani alle 9:30 (in Italia, sarebbero le 15:30). All’ordine del giorno la situazione in Medio Oriente e quella in Afghanistan. I Paesi membri cercano di portare avanti dei negoziati per arrivare ad una nuova pausa o cessazione temporanea del conflitto tra Israele e Hamas.
127 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza
Il collegamento militare di Israele con i palestinesi, COGAT, afferma che 127 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza oggi.
Sessantasette camion sono stati ispezionati al valico israeliano di Nitzana prima di essere trasferiti al valico egiziano di Rafah e traghettati a Gaza.
Sessanta camion sono stati ispezionati al valico israeliano di Kerem Shalom e sono entrati a Gaza direttamente da lì.
Il numero continua a restare indietro rispetto alla cifra di 200, che Israele ha rivelato all’inizio di questa settimana di essersi impegnato a consentire l’ingresso ogni giorno come parte dell’accordo sugli ostaggi del mese scorso.
Israele accusa l’ONU e l’Egitto di non riuscire a tenere il passo con la quantità di camion che ispeziona ogni giorno, mentre a loro volta sostengono che la campagna militare in corso a Gaza rende impossibile consegnare in sicurezza grandi quantità di aiuti.
IDF Reforces a Khan Younis per Distruggere le Infrastrutture di Hamas
Il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, afferma che l’esercito ha schierato un’ulteriore brigata a Khan Younis, nel sud di Gaza.
“Nel sud di Gaza, nell’area di Khan Younis, stiamo espandendo le nostre operazioni e approfondendole. Abbiamo aggiunto una brigata completa e ulteriori forze di ingegneria da combattimento per le operazioni nell’area, per migliorare le nostre operazioni”, afferma Hagari.
Sulla vasta rete di tunnel di Hamas e sulle altre infrastrutture che l’IDF sta lavorando per distruggere, Hagari dice: “Dobbiamo smantellare Hamas, e ci vorrà tutto il tempo necessario”.
“Meloni: “Intensificare gli aiuti umanitari a Gaza, vittima di Hamas”
Giorgia Meloni, in un discorso alla Conferenza degli Ambasciatori in corso alla Farnesina, esprime la sua visione sul conflitto israelo-palestinese, vicino alla difesa di Israele e alla necessità di proteggere i civili, sia israeliani, che palestinesi.
Aggiunge che è necessario intensificare l’impegno umanitario a Gaza, dove la popolazione è vittima del terrorismo di Hamas, poi elenca gli aiuti che l’Italia ha continuato ad apportare per i civili palestinesi: “L’Italia ha inviato due voli di aiuti e la nave militare Vulcano è attraccata nel porto egiziano di El Arish per la cura dei palestinesi feriti, in particolare minori. E stiamo inviando medici pediatri negli ospedali emiratini per curare i minori che continuano ad affluire da Gaza”.
Giorgia Meloni, poi, sottolinea la rilevanza del sostegno all’autorità palestinese, per poter giungere ad una soluzione a lungo periodo, sul modello ‘due popoli e due Stati’: si ribadisce l’importanza di un futuro libero da Hamas.
Incontro Qatar-USA-Israele a Varsavia sulla liberazione ostaggi a Gaza
Ieri il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha parlato con William Burns della CIA e David Barnea del Mossad in Polonia. L’incontro, che doveva riguardare un nuovo accordo per rilasciare gli ostaggi israeliani a Gaza, è stato positivo, secondo il Guardian, tuttavia non ci sarà alcun accordo imminente.
Ministro israeliano Gantz: Controllo su Gaza per sicurezza
Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha affermato che Israele continuerà a detenere un territorio all’interno della Striscia di Gaza. La motivazione, secondo le parole del politico, sarebbero da ricercarsi nella possibilità di garantire ai cittadini israeliani una maggiore sicurezza. Aggiunge inoltre che le forze di difesa israeliane continueranno ad operare a Gaza, per raggiungere gli obiettivi preposti, anche quando si giungerà ad una nuova fase di combattimento.
Sospensione urgente: ONU discute proposta per la pace a Gaza
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU è attualmente riunito al Palazzo di Vetro di New York per esaminare e votare la richiesta degli Emirati Arabi Uniti riguardante la guerra a Gaza. La proposta richiede con urgenza una “sospensione” delle ostilità al fine di agevolare un accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari, nonché progressi immediati verso la cessazione delle ostilità. L’originaria formulazione del testo proposto, che inizialmente invocava una “pausa” nelle ostilità, è stata mitigata durante i negoziati diplomatici sostituendo la parola con “sospensione”. Resta incerto se gli Stati Uniti useranno il loro potere di veto su questa versione della risoluzione. Ce lo fa sapere il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.
Turchia, Erdogan: “Usa smettano di fare orecchie da mercante su cessate fuoco”
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato del conflitto in Medio Oriente appellandosi agli Stati Uniti affinché cambino la loro posizione sul cessate il fuoco immediato.
“Gli Stati Uniti – ha dichiarato Erdogan – dovrebbero smettere di fare orecchie da mercante a queste richieste di cessate il fuoco. Israele spara sui palestinesi e su Gaza, ma anche sull’umanità. Durante il mio colloquio con Biden, ho ricordato agli Stati Uniti la loro responsabilità storica. Come potrebbe il mondo gridare più forte che Israele va fermata?”
Minaccia Huthi, incontro Netanyahu e Modi
Incontro tra il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e l’omologo indiano, Nerendra Modi, per discutere della minaccia al trasporto marittimo dovuto al gruppo di ribelli yemeniti degli Huthi.
In particolare, Israele e India vogliono che sia garantita la libera navigazione nello stretto di Bab El-Mandeb, minacciato dagli Huthi col sostegno dell’Iran.
Russia, Peskov: “Non parteciperemo alle operazioni contro Houthi”
Il Cremlino ha annunciato che non prenderà parte all’operazione organizzata per contrastare gli attacchi del gruppo yemenita di Houthi nel Mar Rosso. La Russia non rientrerà nella coalizione guidata dagli Stati Uniti e appoggiata da altri Paesi tra cui Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Norvegia.
Houthi: “Attaccheremo nel Mar Rosso ogni 12 ore’
Gli Houthi, il gruppo armato dello Yemen, torna a minacciare il Mar Rosso. Attraverso il suo portavoce, Mohammed Abdul Salam, ha fatto sapere di voler “effettuare operazioni e attacchi ogni 12 ore alle navi che transitano nel Mar Rosso”.
“Prenderemo di mira le navi destinate esclusivamente a Israele. L’obiettivo del nostro gruppo – ha sottolineato il portavoce di Houthi – è quello di far aumentare la pressione su Israele affinché fermi la sua aggressione e tolga l’assedio di Gaza“.
Striscia di Gaza, più di 200 morti nelle ultime 24 ore
Sale il bilancio dei morti a Gaza nel corso delle ultime 24 ore. Gli attacchi via area e via terra hanno causato la scomparsa di più di 200 abitanti in diverse zone della regione. Tra gli attacchi più recenti c’è quello a Rafah, dove ci sono state almeno 29 vittime. Come riferisce l’agenzia palestinese Wafa, la maggioranza dei morti sono bambini.
Scoperto ordigno in una clinica di Gaza City
L’esercito israeliano ha rafforzato la sua presenza a Khan Yunis, la principale città meridionale della striscia di Gaza. Nel frattempo, gli artificieri dell’esercito sono riusciti a disinnescare un ordigno nascosto all’interno di una clinica di Gaza City, molto vicino a una scuola. Inoltre, l’imbocco di un tunnel è stato devastato dall’esercito israeliano lungo la strada costiera della città. Nell’operazione sono morti diversi terroristi.
Germania, il ministro dello Sviluppo in viaggio verso la regione
Il ministro tedesco dello Sviluppo, Svenja Schulze, ha iniziato il suo viaggio verso Israele e i territori palestinesi. La visita doveva tenersi la scorsa settimana ma era stata rimandata a causa della chiusura dell’aeroporto di Ginevra.
In programma un incontro con i rappresentanti della società civile israeliana e le persone colpite dall’attacco di Hamas. Inoltre, Schulze avrà un faccia a faccia con il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh.
Al-Jazeera: “Almeno 29 morti a Rafah, anche un bambino”
Non si arresta la scia di sangue nel conflitto tra Israele e Hamas. Secondo quanto riportato dall’emittente Al-Jazeera, il numero delle vittime è aumentato durante gli attacchi della notte. Almeno 29 persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita in operazioni israeliane che hanno colpito edifici residenziali nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Houthi risponde a coalizione Usa: “Pronti ad affontarla”
Dopo la mossa degli Stati Uniti arriva la replica di Houthi. Il gruppo armato, che da qualche anno controlla la capitale dello Yemen, ha risposto alla possibile creazione della coalizione guidata dagli Usa. L’intenzione degli americani è quella di contrastare gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso con una formazione composta da 10 Paesi, tra cui dovrebbe rientrare anche l’Italia.
“Siamo pronti ad affrontare qualsiasi coalizione guidata dagli Stati Uniti nel Mar Rosso“, ha dichiarato il membro del gruppo Mohammed al-Bukhaiti.
Hamas diffonde video con tre ostaggi anziani e malati cronici
Tre ostaggi anziani e malti sono i protagonisti del video diffuso dalle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Nel filmato c’è la testimonianza diretta di uno degli ostaggi, che spiega la propria situazione di disagio.
“Sono qui – spiega il 79enne Halem Bery – con un gruppo di altri anziani, hanno tutti malattie croniche e vivono in condizioni molto dure. Noi siamo la generazione che ha costruito le fondamenta per la creazione di Israele e siamo quelli che hanno dato il via alle Idf”.
Israele ha condannato il gesto, sottolineando la crudeltà delle immagini attraverso il portavoce militare, Daniel Hagar.
“Il video divulgato oggi da Hamas – ha detto – è un video terroristico criminale. Esso testimonia la crudeltà di Hamas nei confronti di civili molto anziani, innocenti, che necessitano cure. Il mondo deve prodigarsi per far pervenire medicine e accertarsi della salute degli ostaggi”.