Rapporti sempre più stretti tra l’Ungheria di Viktor Orban e la Turchia di Recep Tayyip Erdogan. I due presidenti si sono incontrati a Budapest per sottoscrivere una serie di impegni reciproci e discutere di una linea politica comune su alcuni temi della realtà politica internazionale. In primis, la questione migranti, con Orban deciso a favorire la liberalizzazione dei confini turchi col resto d’Europa per il ruolo fondamentale di ‘filtro’ ai flussi migratori ricoperto dall’esecutivo guidato da Erdogan.

Orban a Erdogan: “Turchia essenziale per fermare l’ondata di migranti”

Turchia sì, Ucraina no.

Si potrebbero riassumere in questa brevissima frase le mosse in politica estera del primo ministro ungherese Viktor Orban negli ultimi giorni. Se, da un lato, Orban è stato l’unico oppositore all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue all’ultimo Consiglio Europeo; dall’altro, sta facendo di tutto per riaprire il percorso di integrazione della Turchia in Europa.

È quello che emerge con forza anche dopo l’incontro che si è tenuto oggi, 18 dicembre 2023, a Budapest tra una delegazione del governo turco e i loro omologhi ungheresi.

Il motivo di un simile sforzo promesso da Orban a Erdogan è da ricercarsi nella lotta senza quartiere del primo a quella che definisce la minaccia dei migranti, nella quale la Turchia gioca un ruolo fondamentale, con la ‘guardia’ ai confini a Est del continente europeo.

In cambio, il leader ungherese promette di incrementare gli sforzi per l’integrazione turca nell’Ue.

“Abbiamo raddoppiato il nostro interscambio e ora stiamo lavorando a una nuova ferrovia. Vogliamo anche una più profonda collaborazione nel campo della Difesa. La Turchia è essenziale per fermare l’ondata migratoria che minaccia l’Ungheria. In Europa l’Ungheria lavorerà per riavviare il processo di liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi per l’area Schengen”.

Erdogan: “Turchia e Ungheria vogliono la pace in Ucraina e in Palestina”

Alla fine dell’incontro di oggi, i due Paesi hanno siglato cinque protocolli d’intesa, incentrati principalmente su energia e commercio.

Tuttavia, tra i temi più discussi ci sono stati anche i delicati scenari provocati dai conflitti in corso in Ucraina e nella Striscia di Gaza.

Su quest’ultimo, è tornato a esprimersi il presidente turco con toni, però, meno accesi che in passato, quando non aveva risparmiato attacchi durissimi a Israele e al suo leader Netanyahu. Erdogan ha, infatti, dichiarato che Ungheria e Turchia chiedono congiuntamente la fine delle ostilità in entrambe le zone di guerra.

“Abbiamo affrontato gli ultimi sviluppi a Gaza e in Ucraina. Siamo ancora lontani da trovare soluzioni, ma con l’Ungheria condividiamo la medesima linea: vogliamo che questi conflitti cessino al più presto. La Turchia è pronta a ospitare a Istanbul un incontro per riavviare il discorso interrotto tra Russia e Ucraina”.

Per quanto riguarda il conflitto nell’Est Europa, il presidente turco si è nuovamente offerto per svolgere un ruolo di mediazione tra Putin e Zelensky, dicendosi disponibile a ospitare una conferenza tra i due Paesi e i loro leader.