L’annuncio della partecipazione di Tadej Pogacar al Giro d’Italia ha riacceso i riflettori sulla corsa rosa. Il ciclista sloveno ha deciso di prendere parte prima alla 107esima edizione del Giro e poi provare a vincere di nuovo il Tour de France, sfuggito nelle ultime due edizioni a causa di un grande Jonas Vingegaard. Tadej Pogacar, così, proverà a rompere l’egemonia della Jumbo-Visma, che nell’ultima stagione ha trionfato nei tre grandi Tour e cercherà di rilanciarsi anche in vista delle Olimpiadi del 2024, che si correranno proprio a Parigi.
Pogacar a caccia della doppietta. I precedenti
Il grande annuncio, tanto atteso, è arrivato: ci sarà anche Tadej Pogacar al via della 107ª edizione del Giro d’Italia. Una decisione, quella presa dallo sloveno, che ha riacceso i riflettori sulla corsa rosa. Il classe 1998 della UAE Emirates gareggerà per la prima volta nella corsa rosa con l’obiettivo di vincere e qualche mese dopo tenterà la scalata anche alla Grand Bouclé.
La doppietta Giro d’Italia e Tour de France è riuscita davvero a pochi ciclisti nella storia e Tadej Pogacar cercherà di scrivere il proprio nome a fianco a quello dei più grandi della storia. L’ultimo a riuscirci è stato Marco Pantani. Il Pirata ci è riuscito nel 1998 e, da quel momento, nessun altro ciclista ha sfiorato l’impresa. Il primo a riuscirci è stato Fausto Coppi. La leggenda italiana ha prima realizzato la doppietta nel 1949 e poi è arrivato il bis nel 1952. Nel 1964, invece, ci è riuscito Jacques Anquetil. Il Cannibale Eddy Merckx ci è riuscito tre volte (1970, 1972, 1974). Gli altri a riuscirci, infine, sono stati Bernard Hinault (1982, 1985), Stephen Roche (1987) e Miguel Indurain (1992, 1993).
Nibali: “Ha la testa per dare la doppietta Giro-Tour”
Vincenzo Nibali, che per due volte ha vinto il Giro d’Italia (2013 e 2016) e il Tour de France (2014), ha parlato a La Gazzetta dello Sport del sogno di Tadej Pogacar di tentare la storica doppietta. Lo Squalo ha così parlato della possibilità:
Non mi sorprende. Già mi ero sbilanciato alla presentazione della corsa rosa. Dopo quattro
anni passati a correre solo il Tour vincendo due edizioni, è una decisione giusta, logica. Fa bene mentalmente cambiare obiettivo. Aggiungere un Giro e un gradino in più per poi avvicinarsi alla tripletta: gli mancherebbe solo la Vuelta. È uno come lui deve provarci”.
Nonostante l’entusiasmo, però, partecipare a entrambe le corse non sarà facile. Tadej Pogacar dovrà dimostrare di essere il campione che ci ha abituato in questi ultimi quattro anni, ma Vincenzo Nibali non ha dubbi che possa riuscirci:
Tadej è un corridore estremamente intelligente, lo ha già capito. Non ha paura di andare all’attacco, ma sa che ha un rivale importante come Vingegaard e deve correre con tanta attenzione, cercando di dosare le energie. Difficoltà psicologiche? Non puoi staccare mentalmente dopo il Giro perchè devi pensare al Tour. E poi anche la condizione degli avversari va considerata. Pantani aveva avversari che puntavano solo al Giro e poi lo stesso succedeva al Tour, mentre lui aveva il carico della corsa precedente. Lo stesso troverà Tadej. Certo se vincesse il Giro… Arriverebbe al Tour con un grande risultato in testa e non avrebbe il peso di dover per forza vincere”.