Non un ultimatum ma poco ci manca, quello che Giuseppe Conte pronuncia nei confronti della segretaria del Pd Elly Schlein chiedendo chiarezza su varie questioni, a partire dalla guerra tra Israele e Hamas. Il leader Cinquestelle critica la politica troppo ambigua della sua collega di opposizione, invitandola a risolvere gli equivoci della sua parte politica.
Conte a Schlein su Israele: “18 mila palestinesi uccisi, vogliamo dire che è inaccettabile?”
Chiedere una posizione netta e chiara al Partito Democratico reso celebre dal ‘ma anche’ di veltroniana memoria, sembra un’utopia da sognatori. Forse, però, l’atmosfera natalizia ha stimolato un ottimismo inconsueto in Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, che si appella alla segretaria del Pd Elly Schlein proprio per chiederle maggior chiarezza in vista di un’eventuale alleanza futura.
C’è da dire, in verità, che più che un auspicio sussurrato con cuore pieno di speranza, quello di Conte somiglia più a una richiesta di chiarimento pronunciata anche piuttosto brutalmente.
L’occasione, del resto, è la conferenza stampa in cui il leader Cinquestelle ha già attaccato duramente la presidente del Consiglio Meloni, accusandola di aver mentito sul Mes ratificato dal governo Conte. Siamo ben lontani, dunque, da toni concilianti.
In particolare, Conte chiede a Schlein di esprimere una linea chiara sulla guerra in corso nella Striscia di Gaza, magari affiancando la condanna espressa dal Movimento nei confronti dell’azione militare di Israele.
“Oltre 18 mila civili palestinesi uccisi, la maggior parte dei quali donne e bambini, ci dicono che è una catastrofe umanitaria. Vogliamo dire che è inaccettabile? Vogliamo sanzionare il governo israeliano? non Israele, ma il suo governo con la sua strategia militare. Che cosa ha da dire su questi fatti l’Occidente, che si sente custode di valori assolutamente nobili e di grandissima tradizione? C’è ancora da astenersi alle risoluzioni che arrivano all’Onu? Su questo noi vogliamo chiarezza. Se il Pd c’è, possiamo lavorare insieme“.
Transizione energetica, attacco a Gualtieri: “Termovalorizzatore è il passato”
C’è da dire che la durezza di Conte è rivolta alla confusione interna al Pd e non tanto a Elly Schlein, con la quale condivide gli attacchi ad ‘Atreju’, la festa di FdI.
Lui stesso dice chiaramente di “lavorare bene” con la segretaria ma riconosce che quello che l’aspetta è un “compito non facile“, dovendo mettere d’accordo le tante correnti del Pd, “per fare chiarezza al proprio interno“.
“Io mi auguro che Elly Schlein sia una grande federatrice delle correnti del Pd, che ne ha tanto bisogno, su vari passaggi. Il M5S non ha bisogno di nessun federatore. Noi facciamo sintesi e chiarezza politica, assumendo posizioni chiare, quindi mi piacerebbe che il Pd possa fare lo stesso”.
Conte conclude indicando proprio uno dei temi su cui emergerebbero con maggior forza le contraddizioni in cui è impantanato il Pd: la questione ambientale.
Il presidente M5S cita, infatti, il termovalorizzatore fortemente voluto dal sindaco di Roma – ed esponente Pd – Gualtieri. Una scelta incomprensibile, a giudizio di Conte, per un partito che, allo stesso tempo, si fa portavoce della transizione energetica.
“Mi aspetto che si chiariscano i contorni di una transizione ecologica dove abbiamo un sindaco del Pd a Roma che sta realizzando un inceneritore. Un progetto che, per noi, è il passato completo, ma che impegnerà nei prossimi anni risorse finanziarie importanti”.