Cinquantotto anni, originario di Civitavecchia: chi era Salvatore Bramucci, ucciso da due sicari mentre era alla guida della sua auto a Soriano nel Cimino, nel Viterbese. Oggi, 18 dicembre, si aprirà il processo a carico della moglie Elisabetta Bacchio, accusata di essere stata la mandante del delitto.

Chi era Salvatore Bramucci, ucciso da due sicari a Viterbo

Salvatore Bramucci aveva 58 anni quando, il 7 agosto del 2022, fu raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto, una Chevrolet Captiva, nella Tuscia. Per il suo omicidio sono state tratte in arresto quattro persone: oltre ai due sicari che si sarebbero occupati materialmente dell’esecuzione – organizzata nei minimi dettagli -, anche la moglie Elisabetta Bacchio e la sorella Sabrina.

Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, sarebbe stata la 46enne a premeditare il delitto. Dopo essersi messa in contatto con i due uomini arrestati, Tonino Bacci e Lucio La Pietra, la donna avrebbe riferito loro tutte le indicazioni necessarie per cogliere di sorpresa il marito: gli orari e i suoi movimenti, monitorati grazie a un’app installata in precedenza sul suo smartphone.

Poi avrebbe provato a depistare le indagini, sostenendo che l’uomo fosse uscito per riscuotere dei debiti (faceva l’usuraio), senza fare ritorno. Ad incastrarla erano state alcune telefonate intercorse con la sorella Sabrina, di 48 anni, ora accusata di concorso in omicidio. Il movente? Il fatto che il marito la maltrattasse, tenendola segregata in casa, dove stava finendo di scontare una condanna a tre anni e mezzo ai domiciliari.

Al via oggi il processo a carico di Elisabetta Bacchio

Il processo a carico di Bacchio prenderà il via oggi, 18 dicembre, presso la Corte d’Assise del Tribunale di Viterbo. Stando a quanto riporta il quotidiano locale Tuscia Web, il sostituto procuratore potrebbe decidere – come ha già anticipato – di chiedere la riunione del procedimento alla vedova con quello alla sorella e ai due killer del marito, la cui prossima udienza è stata fissata per il 29 gennaio.

L’obiettivo è ascoltare nel minor tempo possibile le oltre 60 persone chiamate a testimoniare. La 46enne, madre di due figli, si trova in carcere dallo scorso 26 settembre ed è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dal coniugio. L’accusa è convinta che abbia orchestrato il delitto ai danni del 58enne per liberarsi di lui e costruirsi una nuova vita.

Oltre alle persone arrestate, quattro sono attualmente indagate a piede libero. Si tratta del compagno di Sabrina Bacchio, Dan Constantin Pomirleanu, del pregiudicato romano Alessio Pizzuti e dei due coinquilini di quest’ultimo, Fabio Buti e Ismail Memeti.

La vicenda di Treviso

La vicenda di Soriano nel Cimino ricorderà a molti quella di Conegliano, in provincia di Treviso. I fatti risalgono al 24 giugno scorso. Margherita Ceschin, di 72 anni, era stata trovata senza vita all’interno del suo appartamento. A dare l’allarme, chiedendo a un vicino di casa di andare a controllare se stesse bene, erano state le amiche con cui aveva appuntamento per cena, che non vedendola arrivare e non riuscendo a mettersi in contatto con lei, si erano preoccupate.

Stando a quanto ricostruito finora, l’anziana sarebbe stata uccisa da due uomini assoldati dal marito Enzo Lorenzoni, con cui era in fase di separazione. Un delitto premeditato da anni dal 79enne, che alla fine sarebbe riuscito a metterlo in atto grazie all’aiuto dell’attuale compagna, una 32enne di origini domenicane, e di due suoi connazionali. Il movente? La fine del matrimonio con l’ex moglie, che aveva da poco ottenuto un assegno di mantenimento di 10mila euro al mese.