Gaza, nuovi attacchi nella notte: almeno 25 morti in un campo profughi di Nuseirat
Non si ferma la guerra nella striscia di Gaza, oggi 18 dicembre 2023. Almeno 25 persone hanno perso la vita a causa di un bombardamento avvenuto in un campo profughi di Nuseirat, a Gaza.
Prosegue il conflitto tra Israele e Hamas. Secondo quanto riportato dall’emittente Al Jazeera, almeno 25 persone sarebbero morte dopo un bombardamento notturno dell’esercito israeliano avvenuto vicino al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.
New York, manifestanti pro-Palestina a Grand Central
Centinaia di manifestanti pro-Palestina hanno occupato l’atrio centrale di Grand Central, la stazione che situata nel cuore di Manhattan.
Tanti gli slogan contro l’attuale presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Necessario l’intervento della polizia, che ha chiuso una serie di accessi alla stazione dei treni.
I partecipanti alla protesta hanno mostrato cartelli che chiedono lo stop dei finanziamenti americani a Israele.
Usa, Austin: il capo del Pentagono annuncia la task force contro gli attacchi nel Mar Rosso
Per contrastare gli attacchi che da giorni vanno avanti nel Mar Rosso da parte dei ribelli filo-Hamas dello Yemen ai danni delle navi che “appoggiano Israele”, il capo del Pentagono Austin dagli Stati Uniti fa sapere che partirà un progetto per dare vita ad una coalizione internazionale.
La task force si chiamerà “Prosperity” e vi prenderà parte anche l’Italia.
L’obiettivo secondo Austin è quello di “assicurare la libertà di navigazione”.
Onu, Consiglio rinvia a domani 19 dicembre 2023 il voto sulla risoluzione
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu resta diviso sulla risoluzione redatta da Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti che chiede lo stop delle ostilità a Gaza, così da consentire l’accesso degli aiuti umanitari. Il voto, atteso per oggi 18 dicembre 2023, è slittato a domani.
Gli Emirati hanno chiesto un rinvio di ventiquattr’ore per permettere ai negoziati di andare avanti e trovare la formula che accontenti tutti. Per essere approvata, la risoluzione ha bisogno di almeno nove voti su quindici e nessun veto da parte dei cinque Paesi membri permanenti (Usa, Cina, Russia, Francia e Regno Unito).
Israele, la strategia di Netanyahu per il dopoguerra contro Hamas
Nella Striscia di Gaza si continua a combattere e il premier israeliano rivela di avere già pensato già alle strategie da adottare una volta che il conflitto contro Hamas sarà finito.
Il premier ha convocato un team con uomini dello Stato ebraico e del Mossad. Sono stati prontamente fissati colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Tre razzi lanciati dalla Siria, colpite le alture a Golan
Tre razzi lanciati dalla Siria sono caduti sulle alture del Golan. Lo riferiscono i media i media israeliani. Si tratterebbe di un’estensione degli attacchi ai danni di Israele da parte della Siria.
E’ quanto sarebbe stato deciso nella riunione segreta tra i leader di Hamas, tra cui Saleh al-Arouri e Khaled Meshal, che si è svolta la scorsa settimana in Turchia. Lo riporta il sito della tv israeliana Kan, citando fonti palestinesi a conoscenza dei dettagli dell’incontro.
Primi camion con beni commerciali entrano a Gaza
I primi camion commerciali sono entrati nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto, unendosi alle consegne guidate dalle Nazioni Unite. L’annuncio arriva dagli Usa.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha dichiarato:
“E’ un passo fondamentale per migliorare la vita del popolo palestinese a Gaza il fatto di vedere consegnati non solo aiuti umanitari, ma anche beni commerciali che possono essere venduti nei negozi e nei mercati”.
Usa, dalla Casa Bianca l’appello: “Non vogliamo vedere aperto anche il fronte al confine con il Libano”
Dagli Stati Uniti arriva un comunicato del portavoce della sicurezza nazionale John Kirby, che commentando le azioni del gruppo di Hezbollah, sempre piò intense al confine con il Libano, ha dichiarato:
“I continui attacchi attraverso quel confine ci preoccupano. Non vogliamo vedere il conflitto allargato. Non vogliamo vedere un fronte settentrionale aperto”.
Hamas diffonde video con tre ostaggi anziani
Hamas ha diffuso un nuovo video in cui mostra tre ostaggi. A parlare è uno dei sequestrati che si identifica come il 79enne Chaim Peri, prelevato il 7 ottobre dal Kibbutz di Nir Oz. Sugli altri due non sono state date indicazioni in merito all’identità o la provenienza.
Israele, continuano i combattimenti contro Hamas a Shejaiya
Le truppe israeliane sono impegnate in diversi combattimenti contro Hamas nel quartiere di Shejaiya a Gaza City, dove da giorni continuano gli scontri. Negli attacchi stati uccisi per errore tre ostaggi dagli stessi militari israeliani. Secondo l’Idf, circa 600 miliziani di Hamas hanno perso la vita in quell’area in due settimane.
Il segretario della Difesa USA Austin chiede a Israele più aiuti per civili a Gaza
l segretario alla Difesa degli Stati Uniti Austin ha ribadito quanto sia urgente la possibilità di permettere che a Gaza entrino altri aiuti umanitari in sostegno della popolazione vittima del conflitto.
Austin ha sollevato la questione con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nell’incontro avuto a Tel Aviv per discutere dell’offensiva contro Hamas a Gaza.
Ha dichiarato:
“Sono qui perché possiamo discutere il modo migliore per sostenere Israele sulla strada verso una sicurezza sostenibile”.
Israele ha acconsentito l’ingresso di aiuti umanitari attraverso il calcio di Rafah, al confine tra l’Egitto e la Striscia, e da domenica, sotto la pressione degli Stati Uniti, anche tramite quello di Kerem Shalom.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha risposto ad Austin sulla questione degli aiuti a Gaza dichiarando che:
“A differenza dei nostri nemici, stiamo difendendo i nostri valori e operiamo secondo il diritto internazionale. L’Idf sta operando per ridurre al minimo il danno alla popolazione civile”.
Ministero Sanità di Hamas, il bilancio dei morti a Gaza sale a 19.453
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che le operazioni nella Striscia di Gaza hanno causato la morte di 19.453 dall’inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre. Il governo di Hamas ha contato anche 52.286 feriti.
La società Euronav si unisce alla decisione di Taiwan dopo gli attacchi degli Huthi: “Evitare la tratta nel Mar Rosso”
Anche la società belga Euronav ha annunciato che le sue navi eviteranno il Mar Rosso fino a nuova comunicazione alla luce degli attacchi nell’area da parte dei ribelli yemeniti filo-iraniani Huthi.
Lo riporta l’agenzia Reuters.
Dall’Ue l’Alto Rappresentate Borrell sulla guerra in Medio Oriente: “Troppi civili sono stati uccisi a Gaza”
L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, commentando gli ultimi avvenimenti in Medio Oriente ed in particolare l’operato dell’esercito israeliano, sul suo profilo ufficiale X ha affermato che:
“Troppi civili sono stati uccisi a Gaza, come sottolineato tra gli altri anche dai ministri degli Esteri francese, tedesco e britannico. Certamente stiamo assistendo a una spaventosa mancanza di distinzione nell’operazione militare israeliana a Gaza”.
Far too many civilians have been killed in Gaza, as pointed out among others also by the French, German and UK Foreign Ministers.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) December 18, 2023
Certainly, we are witnessing an appalling lack of distinction in Israel’s military operation in Gaza.
Ribelli filo iraniani rivendicano attacchi nel Mar Rosso a due navi “legate a Israele”
I ribelli yemeniti filo-iraniani hanno rivendicato di aver attaccato attraverso dei droni due navi che navigavano nel Mar Rosso, la norvegese Swan Atlantic e la Msc Clara.
I ribelli hanno giustificato attacco affermando che entrambe sarebbero “legate ad Israele”.
In vista di questi attacchi, l’agenzia Reuters riporta che la compagnia di navigazione taiwanese Evergreen ha dichiarato di aver deciso temporaneamente di non accettare più merci israeliane e ha ordinato alle sue portacontainer di sospendere la navigazione attraverso il Mar Rosso fino a nuovo ordine.
Israele: completate le operazioni contro Hamas a Beit Hanoun
L’esercito israeliano ha reso noto di aver portato a termine le operazioni contro Hamas nel territorio di Beit Hanoun, nel nord di Gaza.
L’Idf ha preso il controllo dell’area, dopo aver riscontrato che gli uomini di Hamas usavano scuole ed edifici presenti nella zona come basi di appoggio e aver scoperto lì la presenza di tunnel e armi.
Nazioni Unite verso il voto per chiedere una tregua
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe votare già oggi una risoluzione per chiedere una tregua e consentire così l’accesso dei mezzi che trasportano aiuti nella Striscia.
Lo scrive l’agenzia Reuters, aggiungendo che il destino della risoluzione è legato ai negoziati tra gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi.
Ministero della Sanità: “Quattro morti in un campo profughi della Cisgiordania”
Il Ministero palestinese della Sanità informa che quattro giovani di età compresa tra i 17 e i 24 anni sono stati uccisi negli scontri nel campo profughi di Al-Faraa, in Cisgiordania.
Secondo le Nazioni unite, le vittime palestinesi in Cisgiordania dagli attacchi del 7 ottobre sono salite a 270.
Sunak: “Sono morti troppi civili nella guerra”
Il premier britannico, Rishi Sunak, torna a chiedere il cessate il fuoco in Medio Oriente. Il primo ministro è intervenuto sul conflitto, sottolineando quanto sia importante il rilascio degli ostaggi e il sostegno umanitario alla popolazione di Gaza.
“È chiaro che troppe vite di civili – ha detto Sunak – sono andate perdute e nessuno vuole vedere questo conflitto durare un giorno più del necessario. Israele ha ovviamente il diritto di difendersi da quello che è stato un terribile attacco terroristico perpetrato da Hamas, ma deve farlo in conformità con il diritto umanitario”.
I capi di Cia e Mossad incontrano il premier del Qatar
Continuano i dialoghi per cercare di arrivare un nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi di Hamas. Il direttore della Cia, Bill Burns, si incontrerà oggi a Varsavia con il premier del Qatar e il capo del Mossad, i servizi segreti israeliani. Sul piatto ci sarà quindi un possibile accordo dopo quelli arrivati durante gli scorsi mesi. La Cia ha avuto un ruolo non indifferente e di recente ha permesso il rilascio di oltre 100 ostaggi.
Tajani: “L’Italia è pronta a sostenere la risoluzione Onu sugli aiuti a Gaza”
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato del conflitto tra Israele e Hamas commentando la risoluzione dell’Onu sugli aiuti a Gaza. Tajani si è detto favorevole e ha fatto sapere che il nostro Paese è pronto a sostenerla.
“Mi auguro – ha sottolineato – che le Nazioni Unite possano oggi approvare un documento promosso da americani ed Emirati che invita a un cessate il fuoco per favorire l’ingresso di aiuti umanitari. L’Italia se ci sarà questa iniziativa certamente la sosterrà”.
Siria, due vittime in un raid di Israele a Damasco
Sale ancora il bilancio delle vittime nella guerra tra Israele e Hamas. Due persone sono state uccise in Siria durante alcuni raid aerei attribuiti a Israele. Secondo quanto riportato dalla stampa siriana, gli attacchi hanno colpito tre località differenti nei pressi di Damasco, devastando la periferia sud-orientale della capitale.
Aiuti a Gaza, Consiglio Onu verso il voto di una risoluzione
Nel corso delle prossime ore il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe chiedere a Israele e ad Hamas una “cessazione urgente e sostenibile delle ostilità”. L’obiettivo numero uno è quello di consentire gli aiuti nella Striscia di Gaza.
Tuttavia, affinché la risoluzione venga approvata, serviranno almeno nove voti su quindici. Inoltre, un eventuale veto di uno dei Paesi membri bloccherebbe le operazioni. A preoccupare sono soprattutto gli Stati Uniti, con il presidente Joe Biden che non vuole la cessazione immediata del conflitto.
Hamas, uccisi 110 palestinesi da ieri a Jabalia
Non si ferma la striscia di sangue a Gaza. Il ministero della Sanità di Hamas ha fatto sapere che 110 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Jabalia, nel nord del Striscia di Gaza. Il dato si riferisce solamente alle ultime 24 ore. Il numero delle vittime si fa sempre più consistente: l’ultimo rapporto del ministero, pubblicato venerdì, stima 18.800 morti dall’inizio del conflitto.
Usa, Austin atteso in Israele: confronto sull’evoluzione della guerra
Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, arriverà oggi in Israele per parlare del conflitto in corso tra Israele e Hamas. La sua presenza appare quanto mai importante viste le ultime frizioni tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Al centro dei colloqui ci sarà il resoconto della campagna militare e i prossimi traguardi da raggiungere.
Israele, altri quattro soldati uccisi nel conflitto
Sale a 126 il bilancio dei militari morti durante la guerra tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano ha fatto sapere che altri quattro soldati hanno perso la vita nel corso delle ultime ore. Le vittime avevano tutte tra i 20 e i 26 anni e, come riporta il Times of Israel, sono morti in circostanze diverse.
Bombardamento in un campo profughi di Gaza, almeno 25 morti
Nella notte un violento bombardamento in un campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha causato la morte di almeno 25 persone. Secondo quanto riportato dall’emittente Al Jazeera, tra le vittime ci sarebbe anche una giornalista rimasta uccisa insieme ad altri membri della sua famiglia.