Nel Regno Unito l’esecutivo presieduto da Rishi Sunak sta varando la possibilità di porre limitazioni estreme all’utilizzo dei social media per i minori di 16 anni. La misura al vaglio del governo mira a proteggere i giovanissimi dai rischi insiti nell’uso della Rete, che necessitano di tutele aggiuntive rispetto all’Online Safety Act.

Regno Unito, Sunak e il suo governo valutano no ai social media per i minori di 16 anni: “Dare potere ai genitori piuttosto che reprimere”

Nonostante nel Regno Unito sia stato approvato da poco l’Online Safety Act, il governo di Rishi Sunak riparte alla carica in materia di tutele dei minori contro i pericoli del web. La legge già approvata e fortemente voluta dall’ex primo ministro Boris Johnson mira infatti a proteggere i giovanissimi britannici, facendo di fatto ricadere sui social media la responsabilità legale di ciò che viene pubblicato. Le piattaforme devono quindi rispondere di tutti i contenuti messi on line, con l’obbligo di rimuovere ciò che è ritenuto pericoloso e illegale. Le sanzioni previste possono arrivare al 10% delle entrate globali dell’azienda responsabile dell’eventuale danno.

Nonostante il disposto legislativo fresco di approvazione, l’esecutivo britannico sta vagliando una nuova norma che potrebbe introdurre forti limitazioni all’uso dei social da parte dei minori di 16 anni. Voci di corridoio annunciano addirittura il divieto assoluto di utilizzo per questa fascia di età. Mentre la discussione all’interno dell’esecutivo Sunak prosegue, il Guardian ha reso noto che un portavoce governativo avrebbe considerato l’ipotesi del bando assoluto non strettamente necessaria: “”Dal nostro punto di vista, stiamo cercando modi per dare potere ai genitori piuttosto che reprimere“. La decisione in merito all’eventuale introduzione del divieto non arriverà comunque prima della primavera del 2024.