Se prima la polemica era rimasta ad un livello più dialettico-politico, oggi la questione è diventata anche disciplinare. Da viale Mazzini, sede della Rai, alcune fonti hanno fatto sapere che è stata aperta una procedura disciplinare contro Paolo Corsini, il direttore dei talk per le tre reti Rai.

Se nei giorni passati questa era sembrata una possibilità remota, il dibattito politico ha portato alla luce le parole di Corsini, giudicate da molti non adatte ad un ruolo equidistante quale quello del giornalista. Corsini, durante la moderazione di un panel ad Atreju, ha usato spesso il “noi“, parlando come se fosse un militante di Fratelli d’Italia.

Caso Corsini-Atreju, dalla Rai c’è imbarazzo per il “giornalista-militante”

Giorni difficili, negli uffici della Rai. Se a qualcuno ha dato da pensare il fatto che nei tre canali dell’emittente pubblica fosse dato così tanto risalto alla festa di partito di Fratelli d’Italia, le parole che ha usato un suo dirigente di alto livello, Paolo Corsini, sono piaciute ancora di meno.

Come detto, Corsini durante il suo discorso al panel inaugurale di Atreju si è lanciato non soltanto in frecciatine contro Elly Schlein, leader del PD che aveva rifiutato di partecipare alla kermesse, ma anche in un discorso che sembrava decisamente allineato a quanto di solito dicono i militanti di Fratelli d’Italia.

Ricordo che nelle edizioni passate ci sono stati Bertinotti, Prodi, Veltroni, D’Alema, Conte. Quest’anno qualcuno ha preferito rifiutare, forse perché nell’era dei social è più facile cercare un po’ di like che dibattere nel merito. Hanno preferito occuparsi di come vestirsi, piuttosto che confrontarsi.

Non sono mancati i passaggi in cui Corsini ha usato il “noi” o “il nostro partito”, come se stesse facendo pubblicità al partito di Giorgia Meloni. Il direttore dei talk Rai si è difeso parlando di parole “strumentalizzate” e dal PD erano partite già alcune richieste di dimissioni. Tommaso Foti, di Fratelli d’Italia, aveva ironizzato rispondendo:

Avevano finito i membri del governo, i sottosegretari e i viceministri. Ci mancava la richiesta di dimissioni natalizia che hanno fatto. Andassero a vedere cosa facevano gli altri.

La questione adesso diventa disciplinare. L’ad della Rai Roberto Sergio aveva chiesto una relazione alla Direzione del personale e fatto acquisire il video per valutare eventuali provvedimenti: la procedura disciplinare cercherà appunto di verificare se è il caso di applicarli.