A poche ore dal naufragio al largo della Libia, emergono nuovi dettagli sulla sciagura che ha colpito gli 86 migranti a bordo del gommone. In tutto 61 i dispersi. A diffondere i particolari è l’agenzia continentale per il controllo delle frontiere, Frontex, che poi precisa: “L’Italia era stata avvertita“.
Frontex: “Del naufragio al largo della Libia avevamo informato Italia, Malta e Tunisia”
E oltre all’Italia la stessa Libia, oltre a Malta e la Tunisia. Tutte avvisate della presenza, giovedì sera, di quel gommone sgonfio e in balìa di onde da oltre due metri e mezzo d’altezza.
Abbiamo diramato un mayday relay a tutte le navi nell’area e informato il centro di coordinamento dei soccorsi libico, nonché i centri di soccorso in Italia, Malta e Tunisia – conferma Frontex in una nota – Un altro nostro aereo ha fatto da supporto alle navi commerciali, che avevano risposto alla richiesta di assistenza e continuato la ricerca di sopravvissuti nonostante le difficili condizioni meteorologiche.
Contare 61 dispersi in quelle condizioni di mare significa segnare altrettante vittime, molte delle quali – riferiscono gli osservatori – donne e minori. Come raccontato, i 25 superstiti sono stati invece trasportati in un centro di detenzione libico. Si tratta in particolare di cittadini nigeriani e gambiani e di altri Paesi sub-sahariani.
L’agenzia europea era stata allertata proprio dal centro italiano dei soccorsi
Frontex era stata a sua volta allertata dal centro italiano per il coordinamento dei soccorsi. Giunto nell’area, l’aereo dell’agenzia ha trovato la maggior parte delle persone in acqua e alle prese con le difficili condizioni meteorologiche, inviando “una richiesta di soccorso per conto di altri” (appunto mayday relay).
È con il cuore pesante – scrive Frontex – che dobbiamo riconoscere la probabilità che, anche se si dice che 25 persone sono state salvate, molte vite siano andate perse in questo incidente. Il tragico evento sottolinea la natura pericolosa di tali viaggi e rafforza la necessità di sforzi collettivi per affrontare le sfide in mare. Frontex resta salda nel suo impegno a sostenere le operazioni di ricerca e salvataggio, lavorando in stretta collaborazione con gli Stati membri e i partner internazionali. I nostri pensieri sono con le famiglie e gli amici delle persone colpite in questo momento difficile. Vogliamo anche ringraziare gli equipaggi delle navi accorse in soccorso.
Sul tema immigrazione, Tag24 vi ha recentemente parlato anche del preoccupante rapporto della fondazione Migrantes.