L’ospite più atteso della giornata di oggi è arrivato ad Atreju 2023: Santiago Abascal, il leader del partito di estrema destra spagnolo Vox giunto alla kermesse di Fratelli d’Italia è stato raggiunto dai cronisti presenti ed ha risposto alle loro domande. Tanti gli argomenti trattati da Abascal, a partire dalla legge sull’amnistia fino alle sue parole su Sanchez.

L’arrivo di Abascal ad Atreju 2023

La legge sull’amnistia, le Europee e la recente denuncia per crimini d’odio. Santiago Abascal ha parlato di tantissimi temi diversi durante il suo breve incontro con la stampa poco prima di salire sul palco di Atreju 2023. Il leader dell’ultradestra ha anzitutto fatto chiarezza sulle parole all’indirizzo di Sanchez dicendo che sono state manipolate anche dalla sinistra italiana e ha detto che spera che il premier socialista sia giudicato per tradimento:

“Siamo abituati a questo. Io non ho espresso un desiderio, il mio desiderio è che Sanchez ottenga un giudizio giusto per tradimento e corruzione. E che sia giudicato da giudici e pm indipendenti”.

Le elezioni europee: “Speriamo in un gran risultato”

Non manca poi un commento sulle elezioni europee del 2024. Abascal non si è voluto sbilanciare a riguardo dicendo che è una partita ancora da giocare e che potrebbe riservare sorprese. L’estrema destra per la prima volta potrebbe ottenere un risultato importante:

“Vedremo come andranno le elezioni europee, ma ci aspettiamo e speriamo in un grande risultato”

La questione amnistia

Un commento anche sulla legge dell’amnistia in Spagna che ha portato con sé tantissime polemiche. Il provvedimento riguarda l’annullamento di procedimenti giudiziari degli indipendentisti catalani ed ha permesso a Sanchez di formare il governo. Secondo Abascal la maggioranza dei giudici conservatori e progressisti sono contro le scelte governo e hanno detto che la legge dell’amnistia è incostituzionale. Il leader di estrema destra spiega infatti che il provvedimento rischia di rimettere in strada “i criminali”:

“Significa l’abolizione dello Stato di diritto e l’inizio del fine della democrazia. Suppone la soppressione del potere giudiziale. Non c’è mai stata quest’unione tra giudici, avvocati di stato e diplomatici. Non si era mai fatta una legge che aveva come unico fine solo l’investitura del governo. Una legge che in cambio dell’investitura del governo rimette in strada i delinquenti condannati”