Tra gli atleti emergenti degli ultimi anni c’è certamente Ja Morant. Il classe 1999 (seconda scelta al draft 2019) dei Grizzlies ha fatto vedere benissimo le sue qualità: tecniche e soprattutto fisiche. A guardarlo non si direbbe ma l’esplosività e il salto del playmaker di Memphis sono impressionanti. A mesi dalla sospensione della NBA per aver mostrato una pistola in un video di un amico, comunque, Ja Morant vuole rientrare in campo: ma quando torna? Intanto il forte numero 12 di Memphis, in conferenza stampa, ha parlato dell’imminente fine della sospensione e si sente pentito delle sue azioni.

Ja Morant, quando torna e il motivo della sospensione

Il classe 1999 ha letteralmente contato i giorni del rientro in campo e per questo sembra essersi veramente pentito del gesto fatto. Su Twitter aveva infatti scritto: “Ritorno presto, 8 giorni e 4 partite”. Il tutto, come detto, era partito da un video nel quale Morant ha mostrato una pistola. Il 4 marzo 2023, quindi, l’NBA ha avviato un’indagine nei suoi confronti e lo stesso giorno i Grizzlies lo hanno sospeso per due partite. Lo stesso Morant ha annunciato che si sarebbe fermato per un po’ di tempo per gestire lo stress della situazione, disattivando anche i social. A livello giudiziario, comunque, la Polizia di Glendale ha annunciato non aver sufficienti prove per condannarlo. Mentre per quanto riguarda l’NBA, Ja Morant ha incontrato Adam Silver. Il commissario NBA dopo l’incontro ha detto che il playmaker di Memphis era realmente pentito del gesto fatto e lo stesso giorno c’è stato il comunicato della sospensione per 8 partite del classe 1999. Il 14 maggio 2023, però, i Grizzlies comunicano che Ja Morant è stato sospeso da tutte le attività di squadra per aver mostrato nuovamente una pistola in una diretta Instagram di un suo amico. Dopo le Finals, quindi, la NBA comunica che Morant sarà sospeso per 25 partite, senza stipendio. Tornerà quindi, in campo il 19 dicembre 2023 contro Oklahoma.

Morant: “Mi sento in colpa. Ho avuto giorni terribili”

Il classe 1999 si è detto pentito del gesto e ha detto di voler continuare a lavorare sulla sua salute mentale. Inoltre si è allenato per essere pronto al rientro in campo dopo 25 partite. E in conferenza stampa, sulla sospensione ha detto:

“Certo che mi sento in colpa, ho avuto giorni terribili e non ho potuto aiutare i miei compagni”.

Sul resto della stagione e sugli obiettivi di Memphis, poi, Morant ha aggiunto:

“Abbiamo degli infortunati e questo pesa ma non sono preoccupato. Partendo da dove siamo ora possiamo solo migliorare”.

Infine ha quasi voluto spronare sé stesso in vista del rientro in campo ma anche nella carriera in generale che comunque potrà essere rosea date le qualità del classe 1999:

“La cosa più importante è non perdere il contatto con me stesso, con ciò che sono, i cambiamenti che voglio mettere in atto riguardano la mia vita di tutti i giorni. Inoltre anche il modo in cui interpreto il mio essere un giocatore NBA, un esempio per gli altri, un padre e un fratello”.