Chi è Ilaria Salis, l’anarchica italiana di 39 anni che al momento si trova in un carcere di massima sicurezza a Budapest. Al momento la donna, di Milano, è accusata di lesioni aggravate. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla 39enne, quali sono i reati che le vengono contestati e per quale motivo.
Chi è Ilaria Salis e quali sono le accuse nei suoi confronti
In questi giorni il nome di Ilaria Salis sta rimbalzando sulle testate nazionali, sui social e sul web. Il motivo? Proprio ieri, sabato 16 dicembre 2023, è stata ampiamente ricondivisa la lettera scritta dal padre della donna diffusa dal giornale La Repubblica ed indirizzata alle principali cariche dello Stato italiano.
Il signore ha lanciato un appello affinché la figlia, detenuta a Budapest, capitale dell’Ungheria, venga rilasciata. Stando a quanto riferito dal padre e dagli avvocati della 39enne, lei si troverebbe rinchiusa dietro le sbarre in condizioni igienico-sanitarie pessime.
La donna infatti, secondo ciò che si legge nella lettera, è tormentata da cimici da letto, convive con scarafaggi e topi. Starebbe vivendo insomma in una situazione pietosa e disumane. È in prigione ormai da quasi un anno. Ma chi è esattamente Ilaria Salis e che cosa ha fatto per trovarsi in questa situazione?
Ilaria è una donna di 39 anni di Milano che svolgeva la professione di maestra di scuola elementare. È un’esponente anarchica. È accusata di lesioni aggravate perché, secondo le accuse che vengono mosse nei suoi confronti, avrebbe partecipato a pesanti scontri avvenuti l’undici febbraio 2023 contro i militanti di estrema destra riunitisi nella capitale ungherese per il Giorno dell’onore.
La donna avrebbe preso parte all’evento neo-nazista ungherese che ogni anno nel paese ricorda tutti i soldati tedeschi morti durante l’assedio di Budapest dell’Armata rossa. Ma non è finita qui. Ad Ilaria viene contestato anche il fatto di essere legata ad un gruppo tedesco che vuole “assaltare i militanti fascisti”. Il suo nome è Hammerbande.
La situazione in carcere: come sta vivendo Ilaria?
Mentre gli avvocati della donna stanno cercando di dimostrare che il regime carcerario in Ungheria è incompatibile con la Convenzione dei diritti dell’uomo che vieta trattamenti inumani e degradanti, il padre di Ilaria Salis ha deciso di rivolgersi direttamente alla premier Giorgia Meloni, al Presidente del Senato Ignazio La Russa e al ministro della Giustizia Carlo Nordio.
L’uomo ha scritto una lettera che in breve tempo si è diffusa su tutti i giornali all’interno della quale denuncia i soprusi ai quali è sottoposta la figlia ormai da diversi mesi. La famiglia della donna anarchica ha raccontato che Ilaria vive 23 ore su 24 in una cella in meno di 3 metri e mezzo di spazio, all’interno di una sezione mista.
Le condizioni in cui vive sono pessime. Lei stessa inoltre ha già denunciato di essere stata interrogata “senza difensore e senza interprete”. Inoltre, durante le udienze, la donna sarebbe stata ammanettata a mani e piedi anche con un “cinturone di cuoio” tenuto come un guinzaglio all’altra estremità da un agente di scorta.
Il padre di Ilaria si è rivolto anche agli organi consolari. Ha nuovamente raccontato la situazione in cui vive la figlia. Poi la domanda:
Cosa hanno fatto per evitare la violazione dei diritti subiti da Ilaria?
La donna inoltre, secondo quanto riferito, per oltre sei mesi non avrebbe potuto comunicare con la propria famiglia. Per la 39enne il processo inizierà il prossimo gennaio. Potrebbe rischiare una pena fino a 11 anni.
Al momento il padre di Ilaria non ha ancora ricevuto alcuna risposta. La speranza di tutta la famiglia e che la donna venga rilasciata il prima possibile e che vengano rispettati i suoi diritti. Non è la prima volta che l’Ungheria viene attaccata per il modo in cui tratta i detenuti. In passato è stata anche multata a livello europeo.