“Il palco con i nostalgici del franchismo e del fascismo non lo divido“. La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, infiamma il pubblico agli Studios di via Tiburtina e chiude la due giorni del Forum del Pd in cui i dem hanno illustrato la propria idea di Europa, in vista delle prossime elezioni, e i passi da seguire contro il governo Meloni.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, parla di confronti e alleanze e sottolinea: “Non divido il palco coi fascisti”

Governo che, da par suo, festeggia a Castel Sant’Angelo, ma non riesce per esempio a eclissare l’investitura dell’ex premier Romano Prodi alla stessa Schlein. Con quella frase, la segretaria marca ulteriormente la distanza da Atreju, chiama la premier Meloni a un confronto (“ma non a casa sua né a casa nostra, dove vuole”) e tutti gli altri alla responsabilità.

Lavoreremo con le altre forze politiche e nella società per far maturare alleanze e convergenze – dice – E lavoreremo insieme a coloro i quali non si riconoscono nella deriva di questa destra.

Un lavoro che prenderà forma attraverso le liste per le elezioni amministrative e, appunto, europee. Perché “non esiste alternativa senza di noi“.

Siamo in campo con le nostre proposte e i nostri valori, perno imprescindibile di qualunque progetto alternativo per l’Italia.

“Sempre aperta al confronto, ma non alla festa del suo partito”

In un lungo incontro con la stampa a margine della manifestazione, la leader dem aveva ieri “profetizzato” la fine del governo Meloni ben prima del 2027. Esecutivo, ha detto, che rischia di costringere il Paese a un passo indietro. Oggi invece l’ultimo affondo sull’invito ad Atreju.

Io sono sempre aperta al confronto con tutto e tutti. Anche e soprattutto con Meloni, ma quello non era l’invito a un confronto, bensì alla festa del suo partito nel giorno in cui ci negavano invece il faccia a faccia sul salario minimo in parlamento.