Sul superbonus 110% e 90% condomini e villette è attesa la proroga del 2024 in un periodo in cui l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) certificherà un ammontare della maxi agevolazione sui 100 miliardi di euro dal suo inizio, ovvero dalla metà del 2020. L’avvio dei nuovi interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico avviene per oltre 4 miliardi di euro al mese. Alla fine di dicembre 2023 si arriverà a 100 miliardi dal momento che, ad oggi, il totale certificato da Enea segna 96,7 miliardi di euro.
Peraltro, l’avanzamento mensile del superbonus dell’ultimo anno è quasi tutto concentrato sui lavori nei condomini. Sono queste unità immobiliari che stanno facendo lievitare il conto del superbonus, giudicato da alcuni un fallimento e da altri un successo. E sono concentrate proprio sui condomini le proposte di rinvio della scadenza che stanno pervenendo al governo in queste settimane. Con tutta probabilità, non ci saranno novità nella legge di Bilancio 2023. Il veicolo normativo di una proroga potrebbe essere quello del decreto “Milleproroghe”.
Superbonus, in attesa della proroga del 2024 condomini e villette verso quota 100 miliardi
Taglieranno quota 100 miliardi di euro (o giù di lì) i lavori del superbonus al 110% e al 90% dall’istituzione del bonus da metà 2020 a oggi. È quanto certificherà l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) che porta il conteggio della misura con cadenza mensile.
Al momento, il computo è di 96,7 miliardi di euro, ma con il ritmo mensile dei nuovi lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazioni ammesse al mese di oltre 4 miliardi di euro, è probabile che il traguardo sarà tagliato con i nuovi lavori di dicembre 2023.
Bonus 110% o 90%, cosa succede se non si completano i lavori entro il 31 dicembre 2023?
Il tutto mentre il governo e la maggioranza sono impegnati a trovare una soluzione per i cantieri già avviati. Infatti, il 31 dicembre 2023 suaderà il termine per l’agevolazione al 110% (per condomini e villette che hanno potuto agganciare il massimo del bonus) o del 90%, la percentuale in vigore dal 1° gennaio scorso. Tuttavia, proprio dal nuovo anno, il superbonus avrà quale agevolazione il 70%, un quasi dimezzamento per chi l’ultimo giorno di quest’anno avrà la possibilità di un’agevolazione al 110% delle spese sostenute e il giorno dopo si vedrà le stesse spese scontate del 70 per cento.
Una decurtazione di 40 punti percentuali (o di 20 per il 90%) che potrebbe produrre, in mancanza di una proroga, il mancato pagamento della quota del 30% fino al 110% del costo da parte dei condomini, e le conseguenti difficoltà per le imprese fornitrici nel chiudere i cantieri.
Superbonus proroga 2024 condomini, le ipotesi fino a gennaio o marzo
Le difficoltà del superbonus si riscontrano anche sulla tipologia di immobile oggetto di intervento. Mentre per le villette e le unità indipendenti, infatti, il completamento dei lavori in superbonus è arrivato al 93-95% (anche per il motivo che il superbonus per questi edifici terminerà il 31 dicembre 2023), le percentuali di stato di avanzamento dei lavori (Sal) sono ben al di sotto. Si stima un avanzamento al 78% per un valore di 13 miliardi di euro.
Per questo motivo, Forza Italia – anche sulla base di quanto prospettano le associazioni i categoria come l’Ance – sta portando avanti la richiesta di proroga fino a marzo 2023 del superbonus, per i lavori in buono stato di avanzamento (si parla di almeno il 60 o 70% di Sal).
Un’ulteriore proposta di proroga arriva da Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia. Per uno dei relatori della Manovra 2024 occorrerebbe ricomprendere quante più spese nel 2023, con una proroga calcolata sulle relative fatture trasmesse fino al 12 gennaio 2024.