Non c’è Natale senza panettone, pandoro e nemmeno senza panforte, il dolce speziato a base di frutta secca e candita, tipico della Toscana, e di Siena in particolare, servito tradizionalmente proprio in occasione delle festività. 

Se volete preparare a casa la ricetta originale del panforte sappiate che non è per nulla difficile: basta mescolare le mandorle tostate con l’arancia e il cedro canditi, la farina e un mix di spezie, il tutto amalgamato con uno sciroppo al miele bollente.

Avrete così la soddisfazione di cimentarvi con una ricetta davvero molto antica, le cui prime testimonianze risalgono addirittura all’anno Mille. In origine era una sorta di focaccia a base di miele e si chiamava pan mielato. Successivamente venne aggiunta la frutta che, a causa del caldo, fermentava, dando al dolce un gusto più acidulo al quale deve il nome: panforte. Per evitare la fermentazione della frutta, con il passare del tempo gli ingredienti cambiarono e si iniziò a prepararlo soltanto nella stagione più fredda, a Natale appunto.

Come si fa la ricetta originale del panforte di Siena

Per realizzare la ricetta originale del panforte di Siena partiamo elencando gli ingredienti:

  • Miele 150 g
  • Farina 00 160 g
  • Mandorle non pelate 260 g
  • Cedro candito a cubetti 160 g
  • Arancia candita a cubetti 160 g
  • Zucchero 300 g
  • Noce moscata 0,4 g
  • Chiodi di garofano macinati 0,4 g
  • Coriandolo in polvere 0,4 g
  • Cannella in polvere 2 g
  • Zucchero a velo 10 g
  • Ostia 1 foglio

Fate sciogliere in un pentolino lo zucchero e il miele, quindi travasate il composto in una ciotola resistente al calore. Unite la frutta candita e le mandorle, mescolate bene e poi incorporate anche la farina, continuando a mescolare con un cucchiaio. 

Aggiungete ora la cannella, i chiodi di garofano, il coriandolo e la noce moscata, quindi mescolate energicamente in modo da amalgamare bene gli ingredienti.

Gli ultimi passaggi

Siete alle fasi finali della ricetta originale del panforte. Imburrate uno stampo a cerniera e appoggiate il foglio di ostia sul fondo. Ritagliate una striscia di carta forno con lo stesso spessore dello stampo e la lunghezza della circonferenza, da utilizzare per  rivestire l’intera circonferenza dello stampo. 

Rovesciateci dentro il composto che avete preparato e livellate la superficie con il dorso di un cucchiaio  bagnato. Completate spolverizzando il panforte con abbondante zucchero a velo  e cuocete in forno statico preriscaldato a 220° per circa 10 minuti. Trascorso il tempo, sfornate il composto e lasciate intiepidire appena per qualche minuto, in modo da riuscire a toglierlo dallo stampo. Sformate quindi il panforte, togliete la carta forno e spolverizzate nuovamente con lo zucchero a velo.

Ed ecco la versione vegana

La ricetta originale del panforte è sicuramente il Vangelo, soprattutto per i toscani, ma per fortuna si può realizzare anche in versione vegana. Gli ingredienti sono:

  • 200 g datteri
  • 90 ml acqua
  • 80 g farina 0
  • 20 g farina ai cereali
  • 30 g arachidi al naturale
  • 20 g nocciole
  • 60 g mandorle
  • q.b.cannella in polvere
  • q.b.zenzero in polvere
  • q.b.scorze d’arancia candite
  • q.b.zucchero a velo

Versate in un pentolino l’acqua e i datteri denocciolati e portate a bollore. Cuocete i datteri, mescolando spesso, finché non saranno teneri dopodiché frullateli in modo da ottenere una crema. Aggiungete un pizzico di cannella, uno di zenzero e mescolate.

Fate tostare in padella per qualche minuto le mandorle e le arachidi. Versate  in una ciotola il composto di datteri e aggiungete le farine e la scorze di arancia tagliata a cubettini. Mescolate bene e poi aggiungete anche la frutta secca tostata e le nocciole tritate grossolanamente. Impastate bene e poi versate il composto in uno stampo foderato di carta forno. Livellate la superficie con un cucchiaio inumidito con acqua e cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Completate con abbondantissimo zucchero a velo.

Se avete voglia di cimentarvi von altri dolci natalizi della tradizione regionale, provate anche la ricetta del pangiallo romano o quella del panpepato.