Una “morte accidentale” dovuta a un mix fatale di sostanze, tra cui soprattutto la ketamina. Sono queste le cause della morte di Matthew Perry, l’attore statunitense celebre soprattutto per il suo esilarante personaggio nella serie tv “Friends” morto lo scorso 28 ottobre a 54 anni nella sua villa in California.

L’autopsia sul corpo di Matthew Perry parla di un mix di sostanze tra cui la ketamina

Ha scritto così, in una nota, il dipartimento di medicina legale della contea di Los Angeles, riferendo dell’autopsia effettuata sul corpo dell’attore e parlando di “effetti acuti della ketamina“. Le altre concause sono la malattia coronarica di cui Perry soffriva, gli effetti della buprenorfina, utilizzata per trattare l’abuso di sostanze oppioidi, e infine l’annegamento nella vasca idromassaggio in cui si trovava.

Il corpo del brillante “Chandler Bing” della serie “Friends” fu trovato nella villa di Pacific Palisades, quartiere di Los Angeles vicino a Malibu, dal suo agente. Inutile fu la chiamata dei soccorsi che, al loro arrivo, non poterono far altro che constatare la morte, costretti subito a rinunciare a qualsiasi tentativo di rianimazione. L’autopsia di cui ora è stato reso noto il responso arriva dopo l’analisi della Scientifica sul luogo del decesso. Lo scorso 4 novembre si sono tenuti i funerali in forma privata.

Eccessivo il quantitativo del farmaco, che può incidere in maniera determinante su cuore e polmoni

Oltre che contro i “fantasmi” della dipendenza da alcol e droga, Matthew Perry combatteva ansia e depressione. Nel suo sangue sono stati rintracciati tuttavia 3.271 nanogrammi per millilitro di ketamina, anestetico utilizzato proprio per la cura di tali disturbi e somministrato solo sotto controllo medico. Una dose eccessiva del farmaco può provocare un “sovraccarico” a livello cardiaco e polmonare.