Dall’accordo sui migranti con l’Italia ai negoziati con l’Unione Europea. Il primo ministro dell’Albania, Edi Rama, è intervenuto sul palco di Atreju 2023 spaziando su vari temi. Il suo discorso si è incentrato chiaramente sulla contestata intesa sui migranti e sui risvolti degli ultimi giorni. Rama ha sottolineato di essere fiducioso nonostante il blocco della Corte costituzionale albanese.
Sono fiducioso, l’accordo non ha niente di incostituzionale. Attendiamo con calma la decisione e poi ci metteremo a lavorare insieme. Il tempo limite è marzo ma sono fiducioso che la decisione sarà presa molto prima perché è un accordo importante per i due Paesi.
Atreju 2023, Rama: “Abbiamo detto di no ad altri Paesi europei”
Rama ha proseguito il suo discorso continuando ad affrontare il tema migranti, ribadendo tutta la sua stima e la fiducia nei confronti del nostro Paese.
Non accetterei altre richieste da Paesi europei, le abbiamo avute da altri Paesi Ue ma abbiamo detto di no. Sono Paesi cugini, e non Paesi fratelli come l’Italia. C’è una differenza: se noi facciamo un accordo con un Paese come l’Italia lo facciamo come sforzo comune, non come se fossimo un Paese fuori al quale trasferire il problema. Quello che l’Italia fa non è trasferire il problema, ma cercare di allargare lo spazio per gestire questo percorso mentre tratterà il problema da sé.
I negoziati tra l’Albania e l’Unione europea
Il primo ministro albanese ha parlato anche del rapporto con l’Unione Europea, sottolineando che i negoziati stanno andando avanti.
L’Albania non è ancora un Paese membro dell’Ue ma è un paese europeo: questo non lo decide Bruxelles ma la geografia. Perché se si fa un accordo con un Paese Ue va bene, e se si fa con un Paese europeo allora si fa tutto questo rumore? Non capisco.