Erano ragazzi di età compresa tra i 22 e i 28 anni i tre ostaggi uccisi per errore dall’esercito israeliano durante un’operazione che si sarebbe dovuta concludere con il loro ritorno a casa. Ecco chi erano i tre giovani.

Chi erano ostaggi uccisi dall’esercito israeliano?

Lutto e rabbia per la morte di tre ostaggi nelle mani di Hamas dallo scorso 7 ottobre. I giovani sono stati uccisi dai soldati israeliani che li avevano scambiati per miliziani palestinesi. In queste ore sono stati diffusi i nomi e le storie dei tre ragazzi: uno di 28, uno di 22 e un altro ancora di 26 anni con passioni e percorsi molto diversi tra di loro.

La storia dei tre giovani

Il primo è Yotam Haim, 28 anni. Era il batterista della band heavy metal Persephore caduto nelle mani di Hamas durante un attacco al kibbutz Kfar Aza dove abitava. Yotam aveva girato un video la mattina del 7 ottobre durante l’attacco. I miliziani di Hamas hanno dato fuoco alla casa prima di portarlo a Gaza. I membri della sua band hanno lanciato tantissimi appelli negli ultimi mesi su Instagram e sugli altri social avviando addirittura una raccolta fondi.


La seconda vittima dell’errore dell’esercito israeliano è Samar Fouad Talalka. Ragazzo 22enne, stava lavorando nel vivaio di Nir Am, dove spesso faceva i turni del fine settimana. Anche lui è stato rapito durante gli attacchi del 7 ottobre. Infine Alon Shamriz, 26 anni, studente di ingegneria informatica, rapito dalla sua casa nel Kibbutz Kfar Aza.

Cosa è successo?

I militari dicono che i tre sono fuggiti o probabilmente sono stati abbandonati dai terroristi che li tenevano prigionieri. Probabilmente alla base dell’errore c’è stato uno scambio di persona che ha portato i militari israeliani a pensare che si trattasse di tre miliziani. Tanta la rabbia da parte dei famigliari degli ostaggi in queste ore nelle principali piazze israeliane. Nel frattempo il conflitto tra Gaza e Israele prosegue.