Tra i principali ospiti della terza giornata di Atreju 2023 spicca il nome del ct della nazionale italiana, Luciano Spalletti. L’ex allenatore del Napoli ha preso parte alla kermesse di Fratelli d’Italia in uno spazio dedicato internamente allo sport italiano. Spalletti ha parlato ai microfoni della stampa, spaziando su vari argomenti. Tra i temi più caldi anche la Champions League e il cammino delle italiane in Europa.

Atreju 2023, Spalletti ricorda Mihajlovic: “Aveva a cuore la bellezza del calcio”

Il tecnico della nazionale ha parlato a margine dell’evento organizzato da Fratelli d’Italia ricordando Sinisa Mihajlovic, scomparso un anno fa, ai microfoni del nostro inviato Thomas Cardinali.

Ho moltissimi ricordi di Sinisa. È stato un avversario molto leale, aveva a cuore quello che era il gioco, la qualità e la bellezza del calcio. Quando ero sulla panchina del Napoli mi è venuto a dire che sarebbe stato contento se avessimo vinto noi perché a lui piaceva la bellezza.

Il commento sulle italiane in Europa

Spalletti ha fatto anche un bilancio del percorso europeo delle squadre italiane, commentando il cammino delle nostre formazioni.

Secondo me va sempre visto dalla parte di quello che riusciamo a esibire, al di là dei risultati. Per il vero confronto con l’Europa dobbiamo fare dei passi in avanti.

L’intervento sui valori italiani ed Euro 2024

Poco prima l’ex allenatore dell’Inter è intervenuto direttamente dal palco di Atreju 2023. Spalletti ha sottolineato l’importanza di sentirsi italiani e di trasmettere determinati valori anche sul terreno di gioco.

Noi dobbiamo portare dentro al rettangolo di gioco il pensiero di tutti gli italiani, dobbiamo portare dei valori dentro questa maglia: è un dono e dobbiamo saperla indossare bene. Questo periodo per me è stato nuovo e sono entrato in contatto con cose che mi appassionano.

Il ct della nazionale non ha potuto fare a meno di commentare il girone dell’Italia a Euro 2024, ribadendo di credere fortemente nella propria formazione.

Noi siamo i campioni in carica e non è poco. Non ci deve interessare se qualcuno crede in noi: io credo nella mia squadra e loro devono credere in loro stessi.