Succede tutto in una notte di metà dicembre. L’inimmaginabile episodio che alla fine mette d’accordo il duo Fabbri-Abbattista al Var unitamente all’arbitro Massa in campo e tutti gli antijuventini: rigore sacrosanto non dato e tutti fanno finta di niente, nel senso che non si alza il solito polverone mediatico.

Nessuna indignazione dunque in seguito al torto evidentissimo subito dalla Vecchia Signora. Del resto si era capito immediatamente durante la diretta che sull’episodio il Var e l’arbitro Massa avevano sin da subito sorvolato, persino le telecamere non hanno riproposto il fermo immagine come normalmente fanno per situazioni dubbiose. Forse per non dargli più di tanto l’importanza che però al contrario richiedeva?

La partita sicuramente non bella ma assai brutta ha vissuto di tre episodi: lo scatto di Chiesa che ha procurato il rigore trasformato dallo stesso giocatore della Juve, il pareggio lampo all’inizio della seconda frazione di gioco di Gudmundsson e il fallo di mano di Bani (non comment l’intervento da rosso su Yldiz di Malinovskyi).

Ma se è vero che l’entusiasmo non ha colpito i cuori e gli occhi di tutti gli appassionati di calcio durante i 90 minuti del Ferraris è altrettanto vero che non esiste una legge scritta che induce a vincere giocando per forza bene.

Esiste solo una verità che nessuna ripresa televisiva può smentire: ieri sera la Juventus è stata “derubata” sportivamente parlando.

Se fosse stato concesso il rigore molto probabilmente avremmo potuto sapere quale indirizzo avrebbe dato il risultato in termini di classifica se trasformato o meno tuttavia il dubbio ad oggi rimane e potrebbe assumere contorni faziosi se l’Inter vincesse a Roma con la Lazio.

In questo caso la capolista prenderebbe il largo incrementando la distanza da 1 a 4 punti dai bianconeri “solo” per favore ricevuto (sempre sportivamente parlando) e per l’opinione pubblica antijuventina non ci sarebbe nulla di male.

Genoa-Juventus, il Var di Fabbri e Abbattista non interviene: Massa non richiamato e rigore sacrosanto non dato

Andrea Cambiaso lascia partire un cross dalla destra e Bani prima che il portiere intervenga per smanacciare il pallone che si era fatto insidioso tocca la sfera con il braccio sinistro ampiamente largo ma né l’arbitro Massa né il Var ravvisano l’irregolarità del difensore genoano.

Nessun chek dunque e episodio sorvolato. Perché? Qualcuno tra Abbattista, Fabbri e il direttore di gara (elogiato sarcasticamente da Allegri?) lo spieghi. In questo caso non ci sono motivazioni e condizioni oggettive per poter pensare che l’intervento scomposto del difensore rossoblu non sia calcio di rigore.

Nessun polverone mediatico

Gli unici a protestare per un arbitraggio ritenuto scandaloso sono i tifosi di fede bianconera che sparsi tra i vari social hanno detto la loro sull’episodio incriminato. Ma il resto d’Italia dov’e?

Non parlo solo dei sostenitori antijuventini rannicchiati chissà in quale angolo di casa a godere per il penalty non concesso alla squadra bianconera, di loro mi fido ciecamente che abbiano dato il massimo a rovesciarsi su stessi per sfottere a crepapelle la Juventus, ma i media e i giornali?

Nessun polverone mediatico per questa decisione che penalizza la Juve. Nessuno come quando invece accade per le altre squadre.

Il sospetto è che anche nei prossimi due giorni a seguire del fatto se ne parlerà giusto il tempo di fare la moviola, del resto non è mica stata danneggiata l’ultima della classe o la prima per gridare allo scandalo!

E’ stata semplicemente danneggiata la Juventus, quindi bisogna silenziare ogni sorta di pensiero che conduca al complotto.

Quasi quasi bisognava dare più peso alle parole di qualche mese fa di Buffon: “bisogna iniziarsi a chiedere anche se è l’antipotere che vuole battere sul potere!”