La situazione dei titoli di stato non è delle migliori: il rendimento di molti bond è calato e gli investitori sono preoccupati. Quali sono le conseguenze sul valore?
Bce e Fed per la seconda volta hanno deciso di lasciare invariati i tassi di interesse e sembra che, a partire dalla primavera del 2024, possa iniziare la discesa. Anche l’inflazione ha rallentato la sua folle corsa e gli effetti sono già visibili e concreti sui titoli di stato.
Il rendimento dei titoli statali è sceso e gli obbligazionisti si domandano quali saranno gli effetti sul loro valore.
Titoli di Stato, scendono i rendimenti: ecco perché
Dopo mesi e mesi di continui aumenti dei rendimenti dei titoli di stato ed obbligazioni, l’inflazione rallenta e le banche centrali decidono di lasciare invariati i tassi di interesse. Le previsioni degli esperti parlano chiaro e si prevede che, a partire dalla stagione primaverile 2024, possa iniziare la discesa dei rendimenti sui titoli di stato. Gli effetti sono già ben evidenti.
Il rendimento del Btp a 10 anni è calato in poco tempo fino a scendere sotto i 4 punti percentuali. Ieri il titolo statale è calato a 3,71 punti percentuali, il bond francese è calato al 2,6% ed il bund tedesco è scivolato a 2,05 punti percentuali. Dallo scorso mese di gennaio il titolo di stato decennale non aveva mai raggiunto un valore così basso: non era mai scivolato sotto i 3,76 punti percentuali.
Titoli di Stato, scendono i rendimenti: cosa dicono gli esperti?
Sul calo dei rendimenti c’è molta preoccupazione da parte degli obbligazionisti che detengono il titolo nel proprio portafoglio. Gli esperti sono sicuri che i rendimenti dei titoli di stato e delle obbligazioni continueranno a scendere nei prossimi mesi.
Bisogna ricordare che il rendimento ed il valore di un titolo di stato sono inversamente proporzionali: ciò implica che le emissioni dei titoli stanno guadagnando punti percentuali.
Titoli di Stato, scendono i rendimenti: quali sono le conseguenze sul valore?
I rendimenti dei titoli di stato stanno subendo una discesa, ma a beneficiarne di più sono i Btp tradizionali. I Btp ordinari non sono legato all’andamento dell’inflazione e continuare a detenere nel proprio portafoglio investimenti questi titoli, potrebbe portare a guadagnare interessanti frutti nel medio-lungo termine.
Per i titoli obbligazionari che sono legati all’inflazione (Btp Italia), il rendimento sta calando. I Btp Valore staccano una cedola crescente e le quotazioni si stanno riducendo. I Btp Futura che sono legato all’andamento del Pil Italiano mostrano segnali di incertezza e sono più rischiosi.
Le famiglie italiane sono sempre a caccia di titoli di Stato
Nonostante il calo generalizzato dei rendimenti dei titoli di stato, le famiglie italiane sono sempre a caccia di Btp da detenere nel proprio portafoglio investimenti.
I dati del mese di settembre confermano che le detenzioni dei bond del Tesoro sono cresciute di 7,2 miliardi. La corsa non si arresta: le detenzioni sfiorano i 300 miliardi di euro.