Le giovanili nell’Inter, poi la maturazione nelle serie inferiori e alla fine l’esordio in Serie A con la maglia nerazzurra. Paolo Tramezzani è stato un terzino sinistro interessante, che ha girato tanto, approdando anche in Premier League e vestendo la maglia del Tottenham e che si è tolto qualche soddisfazione importante come la vittoria della Coppa Uefa. Una vita dedicata al mondo del calcio, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha iniziato la nuova carriera da allenatore. Attualmente sulla panchina del Sion, club svizzero in cui è approdato per la quarta volta, per commentare il percorso delle italiane in Europa, Tramezzani è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Le italiane in Europa, Tramezzani a Tag24

Con le gare di ieri, di Conference ed Europa League, si è chiusa la prima parte delle competizioni europee. Le squadre italiane impegnata possono ritenersi soddisfatte. A parte il Milan, che comunque procederà nel cammino in Europa League, tutte si sono qualificate per la fase successiva. Secondo posto del girone di Champions per Inter, Lazio e Napoli, che lunedì scopriranno quale top club europeo dovranno affrontare agli ottavi di finale. Vola direttamente agli ottavi, ma di Europa League, l’Atalanta di Gianpiero Gasperini, grazie al primo posto nel girone. Sedicesimi invece per la Roma di Mourinho. Bene infine, anche la Fiorentina, prima della classe del suo gruppo F di Conference. Per fare un bilancio e commentare il percorso delle squadre italiane in Europa, Tramezzani, ex calciatore e allenatore, attualmente al Sion, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Finisce la fase a gironi ed è tempo di un primo bilancio. L’Italia può essere soddisfatta quasi a pieno?

“Direi assolutamente di sì, ma dispiace per il Milan perché penso abbia fatto una buona Champions. Nelle prime due gare contro Newcastle e Borussia avrebbe meritato qualcosa di più e adesso quelle sono le partite che pesano per il passaggio del girone. Per il resto se devo fare un punto su come siamo andati in Europa, non posso che dire che ci siamo confermati anche quest’anno. Ci siamo avvicinati a un calcio diverso, molto più internazionale. È bello vedere che le squadre italiane, anche oltre il confine, riescano ad ottenere questi risultati”.

La delusione più grande, se di delusione possiamo parlare, è il mancato primo posto dell’Inter?

“L’Inter è una squadra molto forte, lo sta dimostrando in campionato e lo ha fatto anche in Europa. Non so se si possa parlare di delusione, perchè Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro e ogni volta fa delle scelte, condivisibili o meno. Ha deciso di roteare i giocatori per dare spazio a tutti, anche perché si gioca ogni tre giorni. Quest’anno ha una panchina che dà ampie garanzie, ma è normale che poi si possa rischiare qualcosa in più con il turnover. Avevano messo in conto che si sarebbe potuto lasciare qualcosa per strada, ma la cosa importante era il passaggio del turno. Ha fatto rifiatare i giocatori più importanti, e sono sicuro che quando ci saranno le partite decisive farà scelte diverse, qualche cambio in meno, e darà più continuità, anche se ribadisco che l’Inter ha la possibilità di cambiarne tanti senza che cambi il rendimento della squadra”.

Lunedì sorteggi, il pericolo principale per tutte e tre le italiane è il Manchester City?

“Il City è sicuramente un grande pericolo, perché a livello internazionale ha acquisito una mentalità pazzesca. È campione in carica, e questo peserà nelle partite decisive, e ha tanti campioni che possono risolverla in un istante. D’altronde lo abbiamo visto anche in finale con l’Inter. Detto questo, eviterei sinceramente anche il Real Madrid, sia per la squadra che è, che per la bravura del tecnico. Queste sarebbero le due squadre peggiori”.

Cosa mi dice invece per quel che riguarda l’Europa League, le italiane se la possono giocare un po’ con tutte?

“Credo proprio di sì, sono squadre che stanno facendo molto bene. L’Atalanta sono anni che procede benissimo anche a livello europeo, poi c’è la Roma che è reduce da due finali e il Milan che se la dovrà giocare al massimo. È chiaro che non è la Champions, per mille motivi che vanno da quelli economici, a quelle motivazionali. Ma potrebbe comunque provare a vincere una Coppa, che oggi credo sia l’unica che manca nel palmarès di un club come quello rossonero”.

Pensando in prospettiva futura quindi, tra le tre italiane, il Milan e la favorita?

“Se il Milan fa il Milan, dico di sì, è tra le favorite della competizione Europea. Le Coppe però sono sempre difficili, si gioca su due gare e c’è da capire come ci arriva sia dal punto di vista fisico che mentale. Io dico che la squadra vista al secondo tempo a Newcastle, può sicuramente fare un bellissimo percorso e arrivare fino in fondo”.

Tornando alla Champions, il punto interrogativo maggiore è sul Napoli ma la squadra più in difficoltà è la Lazio?

“La Lazio è più in difficoltà in campionato che in Europa, gli manca ancora continuità in questa stagione. Lo scorso anno giocava un calcio più spregiudicato e quest’anno deve ancora ritrovarsi. Per quel che riguarda il Napoli invece, se si accende e ritrova l’entusiasmo e la voglia di giocare per vincere e dominare gli avversari, come successo la passata stagione, è un’altra squadra che può far bene”.

Chiudiamo con la Conference e parliamo anche della Fiorentina, che percorso si aspetta?

“La Fiorentina può arrivare di nuovo in fondo perché gioca bene e la squadra sa perfettamente quello che deve fare. Non vanno mai in difficoltà, indipendentemente dalla gara e all’avversario. Sono convinto che potrebbero arrivare di nuovo in finale”.

Anche l’Inter potrebbe tornare in finale?

“L’Inter per come gioca, per l’esperienza che ha maturato, per quello che può aver preso dalla finale dello scorso anno, è diventato un top club europeo. Credo che sia decisamente la squadra italiana più forte in questo momento è quella che potrebbe rappresentarci meglio anche in Europa”.