Anche il Fantacalcio, popolarissimo gioco sul calcio, è ormai da tempo sbarcato sulla blockchain. A portarcelo è stato Sorare, che lo ha riproposto con grande successo facendo leva sulla tecnologia dei registri distribuiti sino a farne una delle soluzioni più popolari in ambito GameFi.

A proporlo in questa particolare versione sono stati Adrien Montfort e Nicolas Julia, con un grande riscontro da parte degli appassionati. Un feeling che ha spinto gli investitori a far affluire ben 680 milioni di euro nelle casse aziendali, nel corso del più grande round di finanziamento mai avvenuto in Europa.

Tra coloro che hanno deciso di parteciparvi non solo Bessemer Ventures, Atomico, D1 Capital, Eurazeo, IVP e LionTree, ma anche stelle dello sport pedatorio, tra cui Rio Ferdinand, Gerard Piqué, Antoine Griezmann e César Azpilicueta.

Sorare: di cosa si tratta

Sorare è stato lanciato nel 2018, da un’azienda di Parigi intenzionata a rinverdire i fasti dell’ormai tradizionale Fantacalcio, trasferendolo però sulla blockchain. Il motivo di questo spostamento è dovuto ad una notevole intuizione, quella relativa alla possibilità di trasformare le vecchie figurine, diventate mitiche in Italia nella versione Panini, in Non Fungible Token (NFT).

Il suo funzionamento è quindi ricalcato su quello del management calcistico che era alla base del Fantacalcio. Ogni giocatore, infatti, è in grado di dare vita ad una sua formazione, destinata a scontrarsi con tutte le altre in veri e propri tornei.

Naturalmente, i giocatori che ne fanno parte hanno un costo, quello del loro NFT. I token in questione sono costruiti sulla blockchain di Ethereum e possono essere scambiati con ETH, all’interno dei marketplace dedicati.

Gli NFT possono a loro volta raggiungere un valore stratosferico, se si pensa che quello più costoso in assoluto, al momento, è dedicato a Erling Haaland, l’attaccante norvegese del Manchester City. All’inizio del 2022, infatti, un collezionista ha sborsato la bellezza di 680mila euro per assicurarselo. Una cifra la quale spinge naturalmente a chiedersi perché qualcuno faccia questo genere di investimento.

Sorare: come funziona

Come funziona, Sorare? Il punto di partenza è naturalmente rappresentato dall’iscrizione alla piattaforma, che non comporta alcun costo. Una volta effettuato il collegamento basta fare clic sul pulsante “Iscriviti”, indicare un recapito e-mail e scegliere la password per entrare nel proprio profilo utente.

Convalidato il processo, è arrivato il momento di scegliere il nome della propria squadra e dello stemma, tramite il menù “Impostazioni”. Concluso questo passo, è ormai arrivato il momento di occuparsi della rosa, con un punto di partenza ben preciso, rappresentato dall’invio di 10 cards da parte di Sorare.

Carte assolutamente comuni le quali non hanno alcun valore, a differenza degli NFT. Sono proprio loro a rendere possibile la partecipazione ai tornei e, soprattutto, a fare di Sorare un vero e proprio play-to-earn. Stiamo parlando in pratica di quei giochi su blockchain in cui è possibile guadagnare soldi reali. opportunità che ha calamitato un gran numero di interessati, tra semplici appassionati di calcio e veri e propri investitori in cerca di nuovi mercati.

I dubbi su Blackpool

Abbiamo già ricordato l’incredibile quotazione raggiunta dall’NFT dedicato ad Haaland, il quale pone naturalmente problemi di non poco conto. I giocatori “normali”, ovvero la grande maggioranza, non sono naturalmente in grado di sborsare 680mila euro per una sola card.

Ne consegue che chi ha invece tale possibilità economica è destinato a vincere i tornei, a meno di clamorose sorprese, del resto sempre possibili nel calcio, almeno quello di un tempo. Si tratta di una sorta di serpente che si morde la coda, testimoniato del resto dalla vicenda relativa a Blackpool.

Con questo nome, che è anche quello di una squadra di calcio inglese, viene indicato un hedge fund espressamente dedicato a Sorare. Al suo interno sono presenti Max Mersch, AJ Romero e Mark Sharman, nomi che presi da soli possono in effetti dire poco, ma che messi insieme in Blackpool sono in grado di cumulare portafogli per svariati milioni di euro.

Per capire meglio, basti ricordare che a detta degli esperti bastano mille euro per avere buone opportunità nei tornei organizzati su Sorare. La maggior parte dei giocatori, in effetti si limita a esposizioni di questo genere. È come se nella stessa competizione scendessero in campo il Manchester City e una squadra della terza categoria italiana. Prima di investire in Sorare, sarebbe il caso di considerare l’impossibilità di una sfida simile.