Fondo clero: con la pubblicazione della circolare n. 94 del 23 novembre 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato l’aggiornamento del contributo che deve essere versato da parte dei soggetti che sono iscritti presso il c.d. Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica.

Nello specifico, attraverso la pubblicazione della circolare in oggetto l’Istituto ha fornito anche quelle che sono le istruzioni operative per quanto riguarda le modalità di pagamento del sopra citato contributo dovuto dagli iscritti al Fondo clero per l’anno 2022.

La suddetta circolare INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Entrate, dalla Direzione Centrale Pensioni, dalla Direzione Centrale Bilanci, Contabilità e Servizi Fiscali, e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno del decreto interministeriale del 21 luglio 2023, il quale è stato successivamente pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 181 del 4 agosto 2023.

Fondo clero: l’INPS comunica l’aggiornamento del contributo dovuto per l’anno 2022

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, il decreto interministeriale del 21 luglio 2023, il quale è disponibile all’interno dell’Allegato n. 1 alla circolare in oggetto, ha rideterminato il contributo che deve essere versato per quanto riguarda l’anno 2022 da parte dei soggetti che sono iscritti al Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica.

Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2022 il sopra citato contributo è stato aumentato da 1.769,04 euro annui a 1.802,65 euro annui, dei quali 300,44 euro bimestrali e 150,22 euro mensili.

Questi importi, dunque, sono stati confermati e rimasti invariati in maniera provvisoria per quanto riguarda gli anni 2023, 2024 e 2025, salvo la pubblicazione di un nuovo decreto che dovrà avvenire in futuro.

Nello specifico, dunque, ecco qui di seguito gli importi che sono dovuti in merito ai contributi e al conguaglio previsti per gli anni 2022 e 2023 da parte dei soggetti che risultano iscritti presso il Fondo clero:

  • il contributo annuo previsto prima dell’aggiornamento, ovvero entro il 31 dicembre 2021, è pari a 1.769,04 euro annui;
  • il contributo annuo aggiornato, previsto a partire dal 1° gennaio 2022, è pari a 1.802,65 euro annui;
  • la differenza dovuta per ciascun anno, ovvero il conguaglio previsto per gli anni 2022 e 2023, è pari a 33,61 euro annui, di cui:
    • 5,60 euro per un bimestre;
    • 2,80 euro per un mese.

Per non incorrere nel pagamento degli interessi in aggiunta al conguaglio che abbiamo appena citato, i soggetti obbligati devono versare gli importi dovuti entro il termine ultimo del 31 marzo 2024.

Le istruzioni INPS per quanto riguarda le modalità di pagamento degli importi dovuti

Oltre alle informazioni per quanto riguarda gli importi e le tempistiche relative al versamento del contributo e del conguaglio dovuto da parte dei soggetti che sono iscritti al Fondo clero, l’INPS ha fornito anche le istruzioni in merito alle modalità di pagamento di tali importi.

A tal proposito, quindi, ecco qui di seguito i soggetti che possono utilizzare le modalità di versamento che sono state fornite dall’Istituto:

  • i sacerdoti secolari cattolici che sono esclusi dal sostentamento, i quali vengono disciplinati dalla legge n. 222 del 20 maggio 1985;
  • i ministri di culto acattolici che sono obbligati al versamento in maniera individuale, in base alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno di un apposito decreto ministeriale che ha esteso a tale categoria quanto previsto dalla legge n. 903 del 1973;
  • i sacerdoti secolari cattolici e ministri di culto acattolici che sono autorizzati alla contribuzione volontaria.

Tali soggetti, nello specifico, dovranno accedere all’interno del sito web dell’INPS, nella sezione “Pagamenti – Fondo Clero”, così da poter utilizzare le seguenti funzionalità:

  • pagamento online pagoPA, tramite:
    • carta di debito;
    • carta di credito;
    • carta prepagata;
    • addebito in conto corrente;
  • Avviso di Pagamento pagoPA.