Scuola, in arrivo il bonus variabile, di 950 o 1800 euro circa, per gli insegnanti che abbiano rinunciato a trasferirsi garantendo, in questo modo, la continuità didattica del proprio servizio, in particolare per i docenti che prestino servizio in aree disagiate. A tal proposito, è da osservarsi che il ministero dell’Istruzione e del Merito di Giuseppe Valditara assegnerà i premi sulla base di un doppio criterio di assegnazione. Tra i parametri che verranno tenuti particolarmente in considerazione vi è quello relativo alla mancata presentazione di domande di trasferimento o di mobilità da parte degli insegnanti.
A seconda della situazione dei docenti in merito ai due criteri si potrà avere un bonus singolo, che può arrivare a 954 euro, ma anche il doppio del premio nel caso in cui si rientri in più parametri. In tutto, secondo i calcoli del ministero, dovrebbero ricevere l’accredito del bonus fino a 20mila docenti. Si fanno ipotesi anche su quando arriverà l’accredito NoiPa.
Peraltro, lo stesso ministero di Viale Trastevere ha stanziato risorse per integrare gli stipendi dei docenti dell’Agenda Sud, anche in questo caso per aver prestato servizio in zone disagiate e per aver portato avanti progetti che mirano, in particolare, a contrastare l’abbandono scolastico.
Scuola, bonus 950-1800 euro agli insegnanti che non si trasferiscono: a chi andrà il premio?
Per i docenti che abbiano rinunciato a cambiare scuola e a trasferirsi arriva il bonus che può essere di importo fino a oltre 954 euro. Il premio è istituito, in particolare, per tutti quegli insegnanti che abbiano garantito la continuità didattica, soprattutto per il servizio prestato in una delle zone disagiate d’Italia.
Le risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione e del Merito di Giuseppe Valditara, dovrebbero essere trasmesse alle scuola nel mese di gennaio. Si sommano 30 milioni di euro che dovranno andare a integrare le risorse già del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof). In tutto, i premi dovrebbero andare a più o meno 20mila insegnanti. La definizione dei criteri per l’assegnazione del bonus è avvenuta secondo le indicazioni del ministero dell’Istruzione e del Merito.
Scuola bonus insegnanti 2023: quali sono i criteri di assegnazione dei premi?
In particolare, il decreto del Mim numero 258 dello scorso anno stabiliva che il bonus dovesse essere assegnato agli insegnanti che:
- assicurano la continuità didattica degli studenti;
- prestino servizio in scuole caratterizzate da parametri di tipo economico, sociale e culturale che determinano situazioni di criticità, tra le quali anche l’abbandono scolastico.
Gli insegnanti che soddisfano uno solo dei due criteri avranno un bonus in busta paga da 868 a 954 euro. Tuttavia, secondo i calcoli del ministero dell’Istruzione e del Merito, 6.000 insegnanti su 20.000 risultano in possesso dei requisiti per entrambi i parametri e, pertanto, il premio potrebbe raddoppiare fino a 1.823 euro.
Senza domanda di trasferimento e mobilità i docenti concorrono per il premio della continuità didattica
L’assegnazione delle risorse alle scuole avverrà nel prossimo mese di gennaio. Nella ripartizione dei fondi il ministero ha tenuto conto della titolarità di cattedra degli insegnanti di ruolo in base agli anni di permanenza nella stessa scuola. Per determinare questa valutazione, il ministero tiene conto anche della residenza o del domicilio degli insegnanti.
Più sicuri di ricevere almeno la prima parte del bonus sono i docenti che, negli ultimi cinque anni, non abbiano presentato domande di mobilità, di assegnazione provvisoria o di utilizzazione. La platea di questi docenti dovrebbe coprire il 70 per cento del totale degli avanti diritto al bonus.
In quale cedolino NoiPa arriva il bonus insegnanti?
Il restante 30 per cento delle risorse dovrebbe andare agli insegnanti che, da non meno di cinque anni, prestino il loro servizio in scuole situate in zone disagiate e non abbiano il domicilio o la residenza nella provincia di servizio.
Con la ripartizione delle risorse a gennaio, l’accredito del bonus dovrebbe avvenire nel cedolino Noipa di febbraio 2024.