Ci sono squadre che ti entrano dentro, ci sono esperienze che ti segnano per sempre. Nella vita e soprattutto nella carriera di Luca Cavallo, la certezza si chiama Genoa. Con il Grifone cresce e si forma, dalle giovanili fino alla prima squadra. L’esordio in Serie A nel match contro il Torino è datato 1993. Due campionati nella massima serie con i rossoblù, fino al 94 e l’esperienza a Perugia in Serie B, prima di tornare alla base, per la parentesi più importante in rossoblù. Per commentare il match di questa sera, in programma alle ore 20.45, Genoa-Juventus, Cavallo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Genoa-Juventus, Cavallo a Tag24
Tutto è pronto per l’anticipo della sedicesima giornata di campionato. Venerdì 15 dicembre, ore 20.45: appuntamento al Marassi per Genoa-Juventus. La squadra di Gilardino sa bene che non sarà semplice fermare i bianconeri, che in questa stagione hanno perso solo una partita contro il Genoa, ma faranno di tutto per provarci. Servirà una squadra accorta, che faccia la partita ma senza scoprirsi troppo. Il mister l’ha preparata al meglio e proverà a sfruttare le caratteristiche dei suoi giocatori più importanti, anche se dovrà fare a meno, quasi certamente, di Retegui come ha confermato anche il tecnico in conferenza stampa. Per commentare il match del Marassi, Genoa-Juventus, Cavallo, ex calciatore che con il Grifone ha vissuto sei stagioni, divise in tre esperienze, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sulla carta la Juventus è più forte e parte con i favori del pronostico, ma a Marassi il Genoa può dire la sua. Che partita ti aspetti?
“Marassi è un fortino importante per il Genoa, ma la cosa principale che mi fa ben sperare, è che la squadra di Gilardino, con le grandi, ha sempre fatto buone prestazioni. Facendo tutti gli scongiuri del caso, penso che questa sera potrebbe anche arrivare un risultato importante e mi aspetto una squadra molto agguerrita. È chiaro che la Juventus farà il massimo perché si sta giocando lo scudetto con l’Inter, ma nulla è scontato. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato. Non penso che i rossoblù partano battuti. A parte nel primo match con la Fiorentina, per il resto il Grifone ha sempre fatto la partita e penso sarà così anche questa sera”.
Gilardino sta recuperando giocatori importantissimi, mi riferisco soprattutto a Gudmundsson che è un po’ il faro di questa squadra. È lui il pericolo numero uno?
“Stiamo parlando di un grandissimo giocatore, che ha già fatto molto bene lo scorso anno in Serie B e che sta facendo molto bene anche in questa stagione in Serie A. Apprezzo la scelta della società, che ha deciso di trattenerlo in estate e credo che sia stata una decisione molto azzeccata. È un giocatore che può spaccare le partite, ma purtroppo fino ad ora Gilardino non ha mai avuto la squadra al completo. Gli infortuni sono stati molti e stanno condizionando la stagione. Credo che tutti insieme, Gudmundsson, Retegui, Malinovskyi e Messias, il mister li abbia avuti in una sola gara. Loro sono quelli che dovrebbero dare qualità alla squadra e sono curioso di vedere cosa succederà quando staranno bene tutti e quattro”.
La Juventus viene spesso criticata per il gioco, ma i risultati nel frattempo parlano chiaro. Cosa o chi la spaventa di più?
“Fermare ed affrontare la Juventus, in questo momento, è molto difficile. La cosa più complicata è riuscire a fare gol ai bianconeri e la loro forza è quella di saper sfruttare al massimo le due o tre palle pericolose che creano durante la partita. Da questo punto di vista, Allegri è criticato ma sta rendendo tanto. Bisogna fare i complimenti al mister, nonostante il non gioco”.
Il Genoa probabilmente non ha ancora una chiara idea di gioco, ma è una squadra camaleontica, capace di adeguarsi all’avversario. Questo è il pregio principale della formazione di Gilardino?
“Credo che, con la promozione in Serie A, Gilardino sia stato molto bravo a cambiare mentalità. È partito con qualche difficoltà e nel salto di categoria l’ho visto inizialmente un po’ timoroso, ma sicuramente non è semplice. L’idea di aspettare gli avversari e poi ripartire non mi fa impazzire, è un tipo di gioco che non mi piace. Lo scorso anno in B, il Genoa andava su ogni campo ad imporre il proprio gioco, ma è chiaro che è una categoria diversa. Devono ritrovare quella mentalità e intanto Gilardino è molto bravo ad adeguarsi agli avversari, questo sicuramente”.
L’obiettivo del Genoa è ovviamente la salvezza, sei fiducioso in tal senso?
“C’è grande fiducia nei confronti di questa squadra. È un campionato molto equilibrato, ma il Genoa sta facendo bene e non è mai stato davvero invischiato nella parte più bassa della classifica. Penso che la salvezza sia il minimo indispensabile, anche se non sarà una cosa semplicissima. Come dicevo prima, a parte la prima gara con la Fiorentina, il Grifone ha sempre fatto buone prestazioni e raggiungerà il suo obiettivo. È un buon Genoa e sta facendo un buon campionato”.