Sulla Rottamazione quater delle cartelle, il decreto legge “Anticipi” (Dl 145 del 2023) ha confermato la scadenza straordinaria del 18 dicembre 2023. Il provvedimento fissa il nuovo termine per i contribuenti che non siano riusciti a pagare uno o entrambe le prime due rate della definizione agevolata 2023.

Nel frattempo, l’Agenzia delle entrate, con un comunicato stampa emesso nella giornata di ieri, 14 dicembre, ha chiarito che le rate si intenderanno pagate se versate dal debitore entro la giornata di lunedì 18 dicembre 2023. In questo modo, non verranno addebitati ulteriori sanzioni e interessi di mora e si potrà continuare a beneficiare delle condizioni vantaggiose della definizione agevolate 2023.

Rottamazione cartelle, così la scadenza straordinaria del 18 dicembre 2023

Le prime due rate della Rottamazione delle cartelle fiscali della definizione agevolata 2023 sono regolarizzabili entro lunedì prossimo, 18 dicembre. È stata approvata, in via definitiva, la legge di conversione del decreto legge “Anticipi” (Dl 145 del 2023) che chiarisce che i pagamenti vanno effettuati tassativamente entro il 18 dicembre 2023. Nel dettaglio, l’emendamento del decreto “Anticipi” stabilisce che le scadenze del 31 ottobre 2023 (come prima o unica rata, con scadenza finale al 6 novembre 2023 per effetto dei cinque giorni di tolleranza e del giorno festivo di domenica, 5 novembre) e del 30 novembre (poi slittata al 5 dicembre 2023 per i 5 giorni di tolleranza), possono essere regolarizzate entro lunedì prossimo, 18 dicembre 2023.

Il decreto legge chiarisce, inoltre, che per questa scadenza straordinaria non sono previsti i cinque giorni di tolleranza. Chi paga nei termini stabilisti potrà continuare a saldare il debito residuo a rate, secondo il piano accolto dall’Agenzia delle entrate – Riscossione (Ader) con domanda di definizione agevolata presentata entro il 30 giugno scorso.

Le prossime scadenze sono fissate al 28 febbraio (29 febbraio essendo il 2024 un anno bisestile), al 31 maggio, al 31 luglio e al 30 novembre. Le scadenze si ripetono negli anni successivi fino a coprire le 16 rate rimanenti dopo le prime due. Per le prossime scadenze, inoltre, è previsto il ritorno dei cinque giorni di tolleranza per effettuare il versamento di quanto dovuto.

Rottamazione scadenza 18 dicembre, cosa succede se non si paga?

Chi non dovesse riuscire a pagare entro il 18 dicembre 2023 perderà la possibilità di pagare il debito fiscale con le regole agevolate della definizione 2023. Ricordiamo che la legge di Bilancio del 2023 stabilisce che il mancato, tardivo o l’insufficiente pagamento anche solo di una rata determina la decadenza dal piano della Rottamazione quater.

Il contribuente tornerebbe a pagare il debito residuo secondo le regole ordinarie di pagamento, con ripristino di quanto spettante a titolo di interessi e sanzioni. I pagamenti nel frattempo già effettuati, sono acquisiti a titolo di acconto sul complessivo del debito fiscale e non determinano l’estinzione del debito residuo. Ecco le novità che potrebbero arrivare nel 2024 per recuperare la Rottamazione quater in caso di mancato pagamento delle rate.

Le novità della Rottamazione quater

L’Agenzia delle entrate, quale agente della riscossione, prosegue quindi con le azioni volte a recuperare il carico fiscale dovuto. La regola si applica anche alla scadenza straordinaria del 18 dicembre 2023. Differentemente da quanto avveniva per le precedenti rottamazioni, nella quater del 2023 il debitore che decada dal pagamento di quanto dovuto può dilazionare il debito residuo secondo le regole ordinarie. Dunque non godrà della condizioni vantaggiose della definizione agevolata 2023.

Come effettuare il versamento della definizione agevolata 2023 e dove trovare i modelli

Per effettuare il pagamento delle rate, il contribuente deve utilizzare i modelli allegati alla comunicazione delle somme dovute, inviata dall’Agenzia delle entrate – Riscossione (Ader). I moduli si possono recuperare anche nell’area personale del portale dell’Ader.